Coldiretti: bene tavolo permanente sul riso al Masaf – askanews.it

Coldiretti: bene tavolo permanente sul riso al Masaf

Difendere produttori italiani da invasione di prodotto asiatico
Mag 6, 2024

Roma, 6 mag. (askanews) – L’istituzione di un tavolo permanente sul riso al Masaf “è importante per difendere i produttori italiani dall’invasione di prodotto asiatico, spesso coltivato sfruttando il lavoro minorile e usando pesticidi vietati in Europa, che beneficia delle agevolazioni a dazio zero”. Così in una nota la Coldiretti al termine dell’incontro di filiera svoltosi a Roma al ministero dell’Agricoltura, alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida e del sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, al tavolo ha partecipato la presidente di Coldiretti Piemonte e membro di giunta nazionale Cristina Brizzolari.

“Troppo spesso il riso italiano è stato sacrificato – denuncia Coldiretti – sull’altare di accordi commerciali con Paesi che non rispettano gli stessi standard produttivi di quelli europei e che sfruttano le agevolazioni per inondare il mercato Ue di prodotto di bassa qualità che fa crollare i prezzi di quello nazionale”. Un esempio è la Cambogia che nel 2023 ha visto aumentare le sue esportazioni in Italia del 67%, mentre l’India ha addirittura quasi raddoppiato le vendite nel nostro Paese (+92%).

“Si tratta – sottolinea Coldiretti – di riso coltivato usando il triciclazolo, un potente pesticida vietato nell’Unione Europea dal 2016. Ma sui Paesi asiatici pesa anche l’accusa di sfruttamento del lavoro, a partire da quello minorile. Nonostante ciò India e Pakistan hanno presentato richiesta di riconoscimento della denominazione Igp (Indicazione geografica protetta)”. Il pericolo è di incrementare ulteriormente l’invasione di prodotto già confezionato che rappresenta già il 25% degli arrivi sul mercato comunitario, mettendo all’angolo varietà nazionali di pregio come l’Arborio o il Carnaroli.

Da qui la richiesta di Coldiretti di istituire il principio di reciprocità, facendo in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione Europea rispettino gli stessi standard in materia di tutela dell’ambiente e di rispetto dei diritti dei lavoratori seguiti dai risicoltori italiani. Ma occorre anche dare seguito alla scelta dell’Europarlamento di mantenere la clausola di salvaguardia nella revisione del regolamento Sistema di Preferenze Generali (Spg), le misure che puntano a favorire la crescita economica dei Paesi in via di sviluppo, per permettere di far scattare il dazio quando le quantità di riso superano una certa soglia rispetto all’anno precedente. Il 60% del prodotto importato in Italia, conclude Coldiretti, beneficia delle agevolazioni tariffarie ma se considera solo quello asiatico, la percentuale sale al 97%.