Cina pone restrizioni all’export di terre rare – askanews.it

Cina pone restrizioni all’export di terre rare

In un momento di tensione commerciale con gli Usa
Nov 7, 2023

Roma, 7 nov. (askanews) – La Cina intende rendere più stringenti i controlli sulle esportazioni di terre rare, richiedendo alle compagnie di segnalare i tipi di terre rare esportate e le loro destinazioni. L’ha annunciato martedì Pechino, in un momento di tensioni commerciali con gli Stati uniti e di restrizioni da parte americana sulla vendita di semiconduttori e di apparecchiature per realizzare chip.

Le nuove restrizioni avranno durata fino alla fine di ottobre del 2025, secondo quanto comunicato dalle autorità cinesi.

Pechino intende rafforzare la sua capacità d’impatto nella guerra commerciale facendio leva su questi materiali strategici, fondamentali per la produzione di apparecchiature elettroniche e per le batterie.

La mossa viene mentre si approssima il previsto summit tra il presidente cinese Xi Jinping e il capo dello stato americano Joe Biden, che potrebbe aver luogo questo mese.

Il Dipartimento del commercio cinese ha annunciato di aver aggiunto le terre rare, inclusi composti e leghe, al suo elenco di risorse minerarie e altri elementi che richiedono la trasmissione di informazioni che vanno dalla tipologia del materiale alle destinazioni di esportazione.

La Cina produce il 70% della delle terre rare mondiali. Gli Stati Uniti, che hanno sviluppato le proprie miniere per alcuni minerali fondamentali, sono il secondo produttore mondiale, ma non dispongono di una capacità di fusione sufficiente, il che li costringe a esportare materie prime in Cina per la lavorazione prima di reimportarle.

La Cina ha già proceduto in passato a un taglio delle esportazioni di terre rare nel 2010 nei confronti del Giappone nell’ambito della vicenda della disputa territoriale per le isole Senkaku (Diaoyu per i cinesi). Ma un ricorso all’Organizzazione mondiale per il commercio (Omc) da parte di Tokyo, dell’Ue e degli Usa ha avuto esito positivo nel 2012: è stata riscontrata una violazione delle regole del commercio e Pechino ha dovuto revocare le restrizioni.