Spazio, il lanciatore Vega C cresce e si prepara per il mercato – askanews.it

Spazio, il lanciatore Vega C cresce e si prepara per il mercato

Lug 7, 2016
Roma, 7 lug. (askanews) – Numerose le delegazioni arrivate a Roma per partecipare al “Vega Users’ day”, una due giorni – al via oggi – in cui il presidente e amministratore delegato di Arianespace Stéphane Israel, l’amministratore delegato di Avio Giulio Ranzo e l’amministratore delegato di Elv (70% Avio e 30% Asi) Pierluigi Pirrelli incontrano i partner del lanciatore leggero europeo (in particolare le agenzie come Asi, Esa, Cnes e gli industriali) e i clienti, attuali e potenziali. Oggi giornata dedicata a incontri e workshop, mentre domani le delegazioni – che arrivano ad esempio da Stati Uniti, Francia, Germania, Olanda, Giappone ma anche dall’Italia con l’Asi e il ministero della Difesa per citare solo alcuni dei presenti – visiteranno gli stabilimenti Avio a Colleferro e poi potranno sperimentare la nuova attrazione di Cinecittà World, SpacExpress – viaggio sulla Luna con tappa intermedia sulla Stazione spaziale internazionale e destinazione finale il Pianeta Rosso – patrocinata da Esa e Asi e alla cui realizzazione tecnica ha collaborato anche Avio.

L’interesse per Vega, programma Esa finanziato da Italia, Francia, Spagna, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera e Svezia, di cui ELV è capocommessa e che è commercializzato da Arianespace che lo impiega in aggiunta ad Ariane 5 e Soyuz, c’è. Lanciato per la prima volta nel 2012, Vega vanta già 6 missioni tutte di successo nelle quali ha potuto mostrare la sua versatilità: dalla missione in orbita bassa eliosincrona per Sentinel- 2A del sistema europeo Copernicus, alla missione balistica (IXV) per finire con la missione Lisa Pathfinder dello scorso novembre che ha segnato per Vega la fine della fase di sviluppo e l’inizio del suo impiego commerciale. Il lanciatore leggero ha all’attivo un portafoglio ordini di 10 lanci (tra cui i satelliti di Terra Bella, nuova denominazione di Google Skybox; Gokturk per la Turchia; Sentinel-3B; Aeolus per Esa; Ceres per la Francia; Falcon Eye 1 e 2 per gli Emirati Arabi Uniti; PeruSAT e SkySat per il Perù), un terzo effettuato per conto delle istituzioni europee e due terzi per clienti esteri.

E con l’arrivo del Vega C – primo volo previsto nel 2019 – il mercato potenziale è destinato ad ampliarsi. “Il Vega C – ha spiegato l’ad di avio Giulio Ranzo – presenterà un significativo miglioramento in termini di prestazioni e capacità di carico dei satelliti (massa e volume utile) rispetto alla versione attuale. Passeremo da 1,5 a 2,3 tonnellate di capacità”. “Vega C – ha detto ancora Ranzo – sarà in grado di portare nello spazio i satelliti di Cosmo-SkyMed. Portare satelliti italiani nello spazio con un lanciatore italiano credo sia motivo di orgoglio per il nostro Paese”. “Camminiamo fianco a fianco con Avio – ha detto il numero uno di Arianespace – per commercializzare, a partire dalla fine dell’anno, il Vega C ancora più competitivo e adatto ai bisogni del mercato”.

E se il lancio a settembre dei satelliti per Terra Bella (e c’è l’opzione per altri 2) rappresenta già un successo di business, la presenza alla due giorni romana di OneWeb – che punta a creare una costellazione di satelliti che lavorano in modo integrato per portare internet via sat in banda larga su ogni punto del pianeta e che conta di portarne in orbita 672 solo nei prossimi 2 anni – “ci rende particolarmente contenti”, ha sottolineato Ranzo che conta comunque di organizzare un evento simile a questo romano anche nella Silicon Valley per far conoscere da vicino il Vega al mercato statunitense.

Per andare sempre di più incontro alle esigenze del mercato, Avio sta realizzando un dispositivo (SSMS – Small Spacecraft Mission System) che consente di suddividere lo spazio del Vega destinato al carico in modo da poter trasportare oltre a un satellite anche alcuni nanosatelliti e di lanciare al momento giusto ciascun carico. “Durante gli incontri di oggi – ha concluso Ranzo – ho provocato i nostri interlocutori chiedendo loro: cosa vi serve? Sapendo di cosa c’è bisogno si riesce davvero a migliorare sempre di più un prodotto”. E in questo settore la parola innovazione è davvero centrale per andare non solo incontro alle esigenze del mercato ma anticiparle.