Spazio, Parmitano: spero in incarico per missione lunare Artemis
Isnello (Palermo), 18 ago. (askanews) – “Sarei un bugiardo se dicessi che non è la mia speranza. È sicuramente quello che spero”, ha detto l’astronauta italiano Luca Parmitano rispondendo al pubblico che sul prato del Centro per Internazionale per le Scienze Astronomiche Gal Hassin di Isnello, piccolo borgo in provincia di Palermo, gli chiedeva se vorrebbe essere parte della missione Artemis che punta a riportare l’uomo sulla Luna.
Parmitano, che ha ricevuto oggi il Premio Gal Hassin 2022, ha dichiarato che dopo l’esperienza sulla Stazione Spaziale Internazionale dove “ho già passato 366 giorni” e “ho avuto l’onore di essere il comandante”, adesso il “progetto per la mia classe era di volare due volte sulla Iss con il volo di Andreas Mogensen che sarà completato l’anno prossimo, e si aprirà un nuovo capitolo che è quello della cooperazione internazionale sul progetto Artemis”.
“Sarò al lancio di Artemis” tra una ventina di giorni, “quindi l’idea è quella di cominciare a vagliare il ruolo nelle prossime missioni” e “se mi daranno un incarico di volo sulla missione Artemis che non prevede l’allunaggio sarò ben contento di poter dare il mio piccolissimo contributo a un grande progetto come riportare l’umanità sulla Luna”, ha concluso l’astronauta dell’Esa.
Parmitano, che ha ricevuto oggi il Premio Gal Hassin 2022, ha dichiarato che dopo l’esperienza sulla Stazione Spaziale Internazionale dove “ho già passato 366 giorni” e “ho avuto l’onore di essere il comandante”, adesso il “progetto per la mia classe era di volare due volte sulla Iss con il volo di Andreas Mogensen che sarà completato l’anno prossimo, e si aprirà un nuovo capitolo che è quello della cooperazione internazionale sul progetto Artemis”.
“Sarò al lancio di Artemis” tra una ventina di giorni, “quindi l’idea è quella di cominciare a vagliare il ruolo nelle prossime missioni” e “se mi daranno un incarico di volo sulla missione Artemis che non prevede l’allunaggio sarò ben contento di poter dare il mio piccolissimo contributo a un grande progetto come riportare l’umanità sulla Luna”, ha concluso l’astronauta dell’Esa.