Roma, 19 mar. (askanews) – Lina Sastri esordisce alla regia con “La casa di Ninetta”, tratto dal suo libro, presentato in anteprima al festival di Bari, che arriverà a maggio nei cinema. Il film è un omaggio a sua madre: Ninetta è accudita da tre badanti, a Napoli, perché malata di Alzheimer, mentre sua figlia, a cui Sastri dà la voce, fa l’artista e ha un grande amore per lei. La voce della regista ci guida nel racconto della famiglia, passando dal presente al passato e seguendo il flusso della memoria. “Ninetta è Napoli, è una donna, le sue badanti sono l’isola comica del film, donne. La figlia, che va e viene, inquieta, frastornata, un po’ sciatta, non molto felice, è una donna. Sono tutte donne, raccontate da una donna, intorno a un uomo, Alfonso, mio padre, amato e odiato. Perché, poi, come si fa ad amare senza odiare e odiare senza amare? L’amore è un mistero, a volte doloroso e a volte felice”.
Ninetta giovane è interpretata da Maria Pia Calzone e Ninetta anziana da Angela Pagano. Sastri è anche sceneggiatrice del film e a proposito del fatto che molte attrici italiane hanno esordito alla regia dice: “La donna comunque coglie delle piccole cose, delle sensibilità, coglie dei respiri, dei sorrisi, delle necessità del cuore che forse non sempre l’uomo riesce a cogliere”.