Roma, 15 mar. (askanews) – Tornano più stressati, concitati e divertenti che mai gli agenti di star nella seconda stagione di “Call my agent”, dal 22 marzo su Sky e su Now. Ma questa volta nella serie che svela i dietro le quinte del cinema italiano sono soprattutto le “guest star” che mostrano, senza freni, emotività, nevrosi, eccessi. Nelle prime due puntate si mettono in gioco Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, alle prese con un film dalla sceneggiatura impossibile, e Gabriele Muccino, stressatissimo e sopra le righe che prende in mano le sorti dell’agenzia.
Gli agenti “senior” Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico raccontano: “Valeria Bruni Tedeschi in un momento di colluttazione con il suo agente, interpretato da me, lei impazzisce e decide di chiamare sua mamma, col viva voce, ma non era da copione, e sua mamma risponde: ‘Mi dà fastidio, Voglio andarmene via da questa agenzia.”. E’ chiaro che non era solo improvvisazione, c’era una forza di scrittura, una forza loro, e quindi loro hanno condito con un’umanità e con una follia”. “E’ uno specchio per dirsi: anche meno. Cioè prendiamoci meno sul serio e giochiamo di più sul serio”.
Nei sei episodi scritti da Lisa Nur Sultan e diretti da Luca Ribuoli compariranno fra gli altri Gian Marco Tognazzi, Claudio Santamaria e Francesca Barra, Serena Rossi, Elodie, Sabrina Impacciatore. Le persone più equilibrate in quella folle agenzia sembrano i più giovani, interpretati da Kaze, Paola Buratto, Francesco Russo e dall’ultimo arrivato, Pietro De Nova, che prenderà un ruolo di primo piano e racconta: “Mi ha colpito rispetto alla prima il grado di coinvolgimento emotivo degli assistenti e degli agenti, che sono ancora più umani, ancora più fragili. E questa componente privata all’interno della serie tara molto la parte più grottesca, più estrema delle guest”.