Roma, 5 gen. (askanews) – Si riapre il giallo di via Poma, a Roma, dove nel 1990 la ventenne Simonetta Cesaroni venne assassinata con 29 coltellate. Secondo un’informativa dei Carabinieri, resa nota da Repubblica, al centro della vicenda potrebbe essere Mario Vanacore, figlio del portiere dello stabile in cui Simonetta lavorava, sospettato dai militari di essere l’omicida. Il padre, Pietrino Vanacore, poi morto suicida, avrebbe coperto il figlio per più di 20 anni. Sulla vicenda, però, la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione. Si tratta di “ipotesi e suggestioni”, scrivono i magistrati di piazzale Clodio, che “non consentono di superare le forti perplessità sulla reale fondatezza del quadro ipotetico tracciato”.