Venezia, 20 nov. (askanews) – La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha approvato una delibera che definisce le modalità di prosecuzione del Piano di sorveglianza sanitaria sulla popolazione esposta a PFAS dell’Area Rossa.
Le Aziende ULSS 8 Berica e 9 Scaligera hanno completato la prima tornata (round) di inviti della popolazione eleggibile e stanno attualmente portando avanti il secondo round. Nelle persone che hanno già partecipato ad entrambi i round, si osserva in media una diminuzione del 65% dei livelli di PFOA nel siero tra 1° e 2° round.
“Nonostante questo calo rilevante, che testimonia l’efficacia delle misure messe in atto per ridurre l’esposizione – dice l’Assessore – vi è tuttora una quota di persone con livelli di PFAS nel siero superiori ai valori di riferimento, per le quali la Regione ha ritenuto necessario proseguire la sorveglianza sanitaria”.
Pertanto, la nuova delibera ha stabilito che le persone con PFAS nel siero superiori ai valori di riferimento al 2° round dovranno essere nuovamente invitate dall’ULSS, a distanza di almeno 36 mesi, per ripetere gratuitamente il dosaggio dei PFAS e gli altri esami previsti dal Piano. Analogamente, anche i residenti dell’Area Arancione con PFAS superiori ai livelli di riferimento verranno invitati dopo 36 mesi dal primo esame per ripetere gratuitamente il dosaggio.
“Questo provvedimento – conclude la Lanzarin – consentirà quindi di continuare a monitorare nel tempo la riduzione del carico corporeo di PFAS nella popolazione più esposta, a ulteriore dimostrazione che la Regione continua ad affrontare la situazione con determinazione e rigore scientifico”.