Palermo , 28 lug. (askanews) – Palermo, 28 lug. (askanews) – “Il passato è servito anche a tanti colleghi arrivati dopo Rocco Chinnici che hanno dimostrato di poter perseguire la loro professione con altrettanta competenza. E’ giusto oggi coltivare la memoria sapendo che non serve solo per guardare al passato, ma soprattutto per affrontare le sfide future: 40 anni fa la mafia ha usato le bombe per far sentire la sua presenza, oggi non fa rumore, ma usa una bomba dagli effetti devastanti, come la droga, che sta travolgendo tanti ragazzi.” Così il presidente della commissione siciliana Antimafia, Antonello Cracolici, presente oggi al seminario in memoria di Rocco Chinnici, giudice ucciso dalla mafia il 29 luglio del 1983.
“Oggi la mafia, attraverso i traffici illeciti, a partire da quello di sostanze stupefacenti, tende a controllare l’economia riciclando capitali ingenti – aggiunge Cracolici- c’è ancora tanto lavoro da fare tenendo alta la sorveglianza, ecco perché la memoria è importante per affrontare le sfide del futuro”.