Roma, 23 giu. (askanews) – Il Piano Nazionale Oncologico 2023-2027, adottato il 26 gennaio 2023 con intesa in Conferenza Stato-Regioni, mira a definire un complessivo approccio al cancro delineando, anche in coerenza con il Piano europeo contro il cancro 2021 (Europe’s Beating Cancer Plan), obiettivi ambiziosi, ma perseguibili e misurabili in tema di promozione della salute e prevenzione, individuazione precoce e diagnosi, presa in carico e cura. Alla visione olistica proposta dal PNO, la lotta contro il cancro oggi vanta una chiara cornice normativa nazionale che descrive il perimetro di movimento per le amministrazioni regionali attraverso linee di indirizzo volte ad armonizzare i diversi approcci e a rendere maggiormente appropriati gli interventi assistenziali per rispondere ai veri bisogni del paziente oncologico traghettandolo verso una prossimità di cura.
A fronte di questi progressi va, tuttavia, considerato che la pandemia da Covid-19 ha determinato una grave difficoltà del sistema sanitario impattando enormemente nella cura e nella vita dei pazienti. Come per le altre malattie croniche, anche per ridurre la sofferenza umana e l’onere socio- economico dei tumori, è necessario un approccio globale e intersettoriale, con una maggiore integrazione tra prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico, compreso il miglioramento delle cure e la prevenzione delle recidive. Occorre inoltre mantenere l’attenzione alla centralità del malato e puntare alla riduzione o all’eliminazione delle disuguaglianze nell’accesso agli interventi di prevenzione e cura.
La rete rappresenta il fondamentale tassello per la costruzione di percorsi integrati di presa in carico e di continuità di cura tra setting differenziati, ospedalieri e territoriali, che puntino a una elevata qualità assistenziale degli standard in acuzie e ad un’altrettanto soddisfacente prossimità di cura nella media bassa complessità. La sua messa a terra rappresenta un traguardo di tutti: pazienti, caregiver, professionisti sanitari, istituzioni e organizzazioni sanitarie.
Nella visione nazionale e regionale, a fianco della Rete Oncologica, saranno determinanti le reti integrate di supporto: l’organizzazione a rete è l’unico modello possibile per garantire un accesso e una presa in carico pronta, uniforme ed equa al paziente. In questo contesto, l’unica via possibile è quella di costruire la casa del paziente oncologico in Lazio attraverso una sanità partecipata in cui tutti possano contribuire con i propri expertise e competenze per rispondere ai bisogni dei pazienti e dei loro familiari.
È questo il filo conduttore del convegno “Sos: focus oncologia Lazio un cantiere in costruzione di cui le fondamenta sono le reti”, in programma martedì 27 giugno, dalle ore 15.30, presso la Regione Lazio (Sala Tevere), nell’ambito del format “Sanit – Forum della Salute”, organizzato da Dreamcom, con il patrocinio della Regione Lazio, e promosso da IISMAS (Istituto Internazionale Scienze Mediche Antropologiche e Sociali): iscrizioni su dreamcom.it/iscrizione-rete/.
I lavori dell’incontro, moderati da Carla Bruschelli (Internista SIMI e divulgatrice scientifica RAI), si sviluperanno in due sessioni. La prima, a partire dalle ore 15.30, avrà per titolo “Il contributo delle rappresentanze delle categorie professionali e dei cittadini all’implementazione dei modelli di rete”. Dopo i saluti istituzionali di Alessia Savo (Presidente Commissione regionale sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare della Regione Lazio), previsti in scaletta gli interventi di: Manuela Tamburo De Bella (Coordinatore Oss. reti oncologiche Age.Na.S), Elio Rosati (Segretario regionale Cittadinanzattiva Lazio), Paolo Marchetti (Presidente FMP), Alessandra Fabi (Coordinatrice AIOM Lazio), Teresa Gamucci (Delegato regionale Lazio CIPOMO), Claudio Di Cristofano (Presidente SIAPEC Lazio), Paola Grammatico (Direttrice U.O.C. Lab. Genetica Medica, A.O. S. Camillo), Francesco Scarcella (Presidente SICP Lazio) e Rosario Mete (Presidente CARD Lazio).
Alle 17.30 in programma la seconda sessione con la tavola rotonda “Il network tecnico che garantisce l’accesso alle cure e l’evoluzione della figura del farmacista ospedaliero”. Previsti gli interventi di Francesco S. Mennini (Docente di Economia Politica ed Economia Sanitaria, Università degli studi di Roma “Tor Vergata”), Teresa Gamucci (Delegato regionale Lazio CIPOMO), Alessandra Fabi (Coordinatrice AIOM Lazio), Daniela Terribile (Presidente Komen Italia), Marcello Pani (Segretario Nazionale SIFO), Daniele Santini (Direttore UOC Oncologia Medica, Pol. Univ. Umberto I” e Claudio Oreste Buonomo (Responsabile UOS di Chirurgia Senologica, Pol. “Tor Vergata”).