Roma, 24 nov. (askanews) – Nel primo semestre del 2024 l’attività economica si è indebolita. Secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca d’Italia, il prodotto è ristagnato rispetto al corrispondente periodo del 2023 (0,5 per cento in Italia). Ven-ICE, l’indicatore elaborato dalla Banca d’Italia per misurare la dinamica congiunturale di fondo dell’economia veneta, è rientrato in territorio negativo nel corso del secondo trimestre; a settembre è sceso ulteriormente. Alla fase ciclica sfavorevole ha contribuito in particolare la manifattura. Lo riferisce il rapporto di aggiornamento congiunturale “L’economia del Veneto”, pubblicato dalla banca d’Italia.
Secondo Unioncamere del Veneto nella media dei primi due trimestri del 2024 la produzione manifatturiera delle imprese con almeno 10 addetti si è ridotta rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’ultima edizione del Sondaggio congiunturale della Banca d’Italia, svolta questo autunno, conferma la prosecuzione del calo dell’attività industriale nei primi nove mesi dell’anno, anche sulla scorta dell’incertezza del quadro economico e geopolitico internazionale e delle difficoltà della Germania, primo mercato di sbocco per le esportazioni regionali.
Oltre il 60 per cento delle imprese industriali venete con almeno 20 addetti ha infatti rapporti commerciali diretti con la Germania (una quota significativamente più elevata della media italiana) e la metà di queste, segnala lo studio, ha sperimentato nei primi nove mesi dell’anno una riduzione delle vendite in volume in quel paese.
Anche le esportazioni complessive di beni in volume si sono ridotte nella prima metà del 2024 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, risentendo della debolezza della domanda proveniente dai paesi dell’Unione monetaria. Il calo ha interessato quasi tutti i principali settori di specializzazione della regione.
Il comparto edile, prosegue Bankitalia, è cresciuto anche nella prima parte del 2024: l’avanzamento delle opere del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e il completamento dei lavori relativi al Superbonus hanno sostenuto il settore.(Segue)