Roma, 24 nov. (askanews) – Nella prima parte del 2024 l’attività economica in Valle d’Aosta ha continuato a espandersi, seppure in misura più contenuta rispetto a quanto registrato nell’anno precedente. L’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER), elaborato dalla Banca d’Italia, mostra per il primo semestre dell’anno un aumento del prodotto dello 0,6 per cento, una variazione superiore a quella media sia nazionale sia della macroarea di riferimento. Lo riporta il rapporto di aggiornamento congiunturale “l’Economia della Valle d’Aosta”, pubblicato dalla Banca d’Italia.
I servizi, settore chiave per l’economia regionale, hanno sostenuto la crescita; il comparto turistico, in particolare, ha beneficiato dell’incremento del numero di visitatori dall’estero. Nell’industria si è registrata una marginale espansione, prosegue l’analisi, a cui ha contribuito la ripresa delle esportazioni, in particolare di macchinari e bevande; nel comparto siderurgico le vendite all’estero sono ancora calate, ma in misura nettamente più contenuta rispetto allo scorso anno. Nelle costruzioni l’attività è rimasta sui livelli elevati del 2023; il progressivo esaurirsi del sostegno fornito dal Superbonus è stato controbilanciato dal graduale avanzamento dei progetti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La spesa per investimenti delle imprese è risultata in calo, in linea con i piani formulati dalle aziende per l’anno in corso. Nei primi sei mesi del 2024 i finanziamenti al settore produttivo sono diminuiti e tale tendenza è proseguita anche nei mesi estivi. La rischiosità del credito, dopo essere aumentata nella seconda metà del 2023, si è mantenuta sui valori registrati nello scorso dicembre.
L’occupazione ha continuato a crescere, dice Bankitalia, favorendo un’ulteriore riduzione del tasso di disoccupazione, pur in presenza di una maggiore partecipazione al mercato del lavoro. Il positivo andamento occupazionale ha sostenuto l’espansione del reddito disponibile delle famiglie. In un contesto di lieve calo dei prezzi, anche il potere di acquisto si è nel complesso rafforzato; ne hanno beneficiato i consumi, aumentati in misura superiore rispetto alla media nazionale.(Segue)