Corruzione e frode nei lavori per il Giubileo, la Guardia di finanza in Campidoglio – askanews.it

Corruzione e frode nei lavori per il Giubileo, la Guardia di finanza in Campidoglio

  I pm indagano sugli appalti per il rifacimento del manto stradale. Coinvolti funzionari del Comune e di Astral
Nov 13, 2024
 

Roma, 13 nov. (askanews) – A Roma perquisizioni in corso in Campidoglio da parte della Guardia di Finanza, su indicazione della Procura di Roma che indaga sugli appalti per il rifacimento del manto stradale nella Capitale: le ipotesi di reato sono corruzione, turbativa d’asta e frode. Sarebbero interessati anche alcuni lavori relativi al Giubileo. L’indagine della Procura di Roma sui lavori per il rifacimento del mando stradale nella Capitale, anche in vista del Giubileo, chiama in causa 4 funzionari del  Comune di Roma Capitale, uno di Astral (l’azienda della Regione Lazio che gestisce in concessione l’intera rete viaria regionale), un imprenditore e due agenti della Polizia stradale. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini.  Questa mattina la Guardia di Finanza ha eseguito una serie di perquisizioni, anche in Campidoglio: le ipotesi di reato sono corruzione, turbativa d`asta e frode in pubbliche forniture nell`ambito degli appalti per i lavori.

In merito all`inchiesta per corruzione che ha portato stamane i militari delle Fiamme gialle ad eseguire una serie di perquisizioni, anche in Campidoglio, gli investigatori stanno portando avanti verifiche rispetto ad appalti per manutenzione e rifacimento del manto stradale, anche in vista del Giubileo, con un importo attorno ai 100 milioni di euro. L`imprenditore al centro degli accertamenti è Mirko Pellegrini, 46 anni, domiciliato a Frascati. Allo stato gli inquirenti ipotizzano la partecipazione delle società appartenenti al ‘gruppo’ a numerose procedure di gara per lo più inerenti a lavori di rifacimento del manto stradale, con la conseguente aggiudicazione, che nella maggior parte dei casi hanno avuto quale controparte ‘Roma Capitale’.

La contestazione di associazione a delinquere chiama in causa Pellegrini come `dominus` capace di creare anche una rete di “prestanome” e di costituire “insieme ad altri soggetti dallo stesso diretti (con funzioni amministrative, tecniche e, per l`appunto, di prestanome) una presunta associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati – di turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione, riciclaggio ed autoriciclaggio, tra i quali quelli di seguito descritti – tra l`altro volti a conseguire illecitamente contratti d`appalto di
lavori di asfaltatura da Roma Capitale e da altri enti pubblici,  nonché a eseguire con modalità fraudolente i contrati d`appalto illecitamente aggiudicati, attraverso la formazione di falsa
documentazione contabile”.