Roma, 23 mag. (askanews) – Il Redditometro è una “eredità del passato. Il fisco spione non è il fisco che ho in testa per un paese libero. Si devono accertare i redditi veri non i redditi presunti e la ricchezza e il benessere non sono indice di malaffare ma sono il bene del paese. Quindi bisogna aiutare questi ragazzi a poter avere successo nella vita. Lo Stato non deve perseguire in base alle supposizioni… Se hai la bella macchina, se hai la bella casa o il bel motorino devi aver fatto qualcosa. Bisogna incentivare la produzione, il lavoro la ricchezza, il benessere. Lo ritengo un errore di percorso che fortunatamente è durato una manciata di minuti ampiamente superato”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto al Festival dell’Economia di Trento commentando le polemiche sul redditometro voluto dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ma stoppato dalla premier, Giorgia Meloni.