Accogliere e rinascere in mare, al via il progetto “Le capitane” – askanews.it

Accogliere e rinascere in mare, al via il progetto “Le capitane”

Sabato 18 maggio, con le ospiti di Casa Sabotino e la Nave di Carta
Mag 16, 2024

Roma, 16 mag. (askanews) – Sabato 18 maggio salperà da Fiumara (Roma), il progetto “Le capitane”, nato dalla collaborazione tra la Nave di Carta aps, associazione di vela solidale, e Casa Sabotino, la casa di accoglienza per donne cis e transgender, senza dimora e in difficoltà, gestita da Binario 95 di Roma.

A bordo di Briseide, l’imbarcazione della sede romana della Nave di Carta, un equipaggio composto da alcune ospiti di Casa Sabotino, accompagnate dalle operatrici, mollerà gli ormeggi per vivere un’esperienza di mare e di navigazione a vela a supporto del percorso di accoglienza, rinascita, rafforzamento dell’autostima in una visione più serena dell’esistenza. Sotto il comando di Rosa Palumbo, comandante della Nave di Carta, l’equipaggio di Casa Sabotino inizierà un percorso di avvicinamento al mare e alla vela il cui fine è contenuto già nel nome del progetto che si richiama agli ultimi versi della poesia di William Ernest Henley, Invictus, vero e proprio inno alla resilienza e alla rinascita.Con il progetto “Le capitane”, il mare e la barca diventano spazi in cui sperimentare nuove relazioni per superare la violenza tra i generi e diffondere una cultura dell’accoglienza oltre le barriere dei pregiudizi.

La Nave di Carta aps dal 1998 promuove attraverso la navigazione a vela percorsi di educazione, formazione, inclusione e riabilitazione rivolti a giovani, minori in carico alla giustizia penale, persone con disabilità o che vivono in situazioni di esclusione e disagio sociale. È armatrice della imbarcazione storica goletta Oloferne (1944).Casa Sabotino è la casa di Binario 95 dedicata all’accoglienza di genere. In uno spazio a Prati, concesso in comodato dal Municipio Roma I Centro, donne, cisgender e transgender, senza dimora e in difficoltà, sono accolte con una modalità nuova, che prevede la loro partecipazione diretta all’andamento della casa, in un percorso fortemente orientato all’autonomia, alla crescita personale, all’inserimento lavorativo. Il centro può accogliere fino a diciotto persone.