Roma, 7 mag. (askanews) – Il valore della filiera agroalimentare made in Italy allargata sale a 620 miliardi di euro e le esportazioni raggiungono un nuovo record: nei primi due mesi del 2024 sono salite in valore a quota 11 miliardi di euro, con un aumento del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto emerge dalla analisi Coldiretti su dati centro studi Divulga diffusa oggi in occasione dell’inaugurazione di Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione a Parma. All’inaugurazione partecipano, tra gli altri, il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e quello delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso.
Il made in Italy dal campo alla tavola vede impegnati 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Un patrimonio del Paese, ricorda la Coldiretti, sostenuto dai primati dell’agricoltura italiana, che vanta il primo posto in Ue per valore generato per ettaro, quasi 3000 euro, il doppio rispetto ai “cugini” francesi e i 2/3 in più dei tedeschi.
Ma le campagne nazionali hanno anche la leadership Ue nel biologico con 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (325), 526 vini Dop/Igp, 5547 prodotti alimentari tradizionali.
“I successi del Made in Italy a tavola sono indissolubilmente legati all’agricoltura nazionale come ha da tempo compreso quella parte dell’industria alimentare d’eccellenza che ha fondato il suo successo sul prodotto 100% italiano dal campo alla tavola – ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – Una garanzia di trasparenza verso i consumatori ma anche un atto di patriottismo verso il Paese, poiché è creando ricchezza sul territorio che si sostiene l’economia nazionale”.