Biden: Non c’è posto in nessun campus per antisemitismo e razzismo – askanews.it

Biden: Non c’è posto in nessun campus per antisemitismo e razzismo

Il presidente convoca conferenza stampa su proteste università
Mag 2, 2024
Milano, 2 mag. (askanews) – “Non dovrebbe esserci posto in nessun campus, né in America, per l’antisemitismo o per le minacce di violenza contro gli studenti ebrei”. A dichiararlo è il presidente americano Joe Biden che ha convocato una conferenza stampa alla Casa Bianca per spiegare la posizione della sua amministrazione nei confronti delle proteste nelle università americane.

“Non c’è spazio per discorsi di odio o violenza di alcun tipo, che si tratti di antisemitismo, islamofobia o discriminazione contro gli arabi americani o i palestinesi americani.E’ semplicemente sbagliato. Non c’è posto per il razzismo in America”, ha continuato il presidente spiegando che si rispetta il diritto di “esprimere convinzioni forti, ma deve essere fatto “senza violenza, senza distruzione, senza odio e nel rispetto della legge”.

Il presidente americano ha dichiarato, a proposito delle proteste pro-Palestina nei campus universitari, che il diritto di parola è tutela, come lo è anche lo stato di diritto.

“Non siamo una nazione autoritaria in cui mettiamo a tacere le persone o reprimiamo il dissenso”, ha detto Biden aggiungendo perè che “non siamo neppure un paese senza legge. Siamo una società civile e l’ordine deve prevalere”. Il presidente ha chiarito contro chi vuole fare delle manifestazioni pacifiche un caso politico che le manifestazioni pacifiche sono protette in America, mentre non lo sono quelle violente.

“Il dissenso è essenziale per la democrazia. Ma il dissenso non deve mai portare al disordine o alla negazione dei diritti degli altri”, ha detto Biden. Rispondendo alla domanda di un giornalista sull’invio della Guardia nazionale per sedare le manifestazioni ha rispoto: “No”.

Il presidente americano ha dichiarato che il suo sostegno a Israele rimane invariato. Ad un giornalista che ha chiesto se le proteste lo avessoro convinto a riconsiderare le politiche americane nei confronti della regione, il presidente ha risposto: “No”.