Milano, 23 apr. (askanews) – Il rafforzamento della collaborazione nel settore spaziale tra Italia ed Egitto per favorire investimenti e partnership a lungo termine. E’ il principale obiettivo del un Memorandum of Understanding siglato oggi al Cairo tra l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), rappresentata dal presidente Teodoro Valente, e l’Agenzia Spaziale Egiziana (EgSa), rappresentata dal ceo Sherif Mohamed Sedky. La collaborazione tra l’Asi e l’EgSa, sancita nel quadro della visita di Stato in Egitto del ministro delle Industrie e del Made in Italy Adolfo Urso, faciliterà gli investimenti nel settore spaziale anche da parte delle industrie del settore, che insieme alle agenzie spaziali, potrebbero sviluppare progetti e iniziative di comune interesse a livello mediterraneo, in Africa e a livello internazionale.
“L’accordo firmato oggi – ha affermato il presidente dell’Asi Valente – rappresenta un ponte tra Europa e Africa, un corridoio tra Italia ed Egitto in ambito spaziale. L’Asi prosegue in questo modo il proprio impegno nel consolidare rapporti privilegiati con i Paesi africani che si affacciano al settore, nel quadro delle iniziative promosse dal Governo italiano per il Piano Mattei per l’Africa”.
L’Egitto è uno dei paesi africani che stanno consolidando la propria politica spaziale: la nascita nel 2019 dell’EgSa testimonia l’interesse del suo governo per un ampliamento dell’interesse nel settore, che per diversi anni si è concentrato soprattutto in attività di scienza e telerilevamento. Il Memorandum of Understanding evidenzia l’intenzione di Italia ed Egitto di intensificare la cooperazione nelle scienze e nelle tecnologie spaziali e di promuovere la collaborazione tra le università, gli istituti di ricerca e le imprese dei due paesi.
Ulteriori aree di cooperazione potranno essere l’Osservazione della terra e il Remote Sensing, le applicazioni spaziali, progetti di capacity building e iniziative di formazione specialistica. Proprio l’Osservazione della Terra, con riferimento al monitoraggio delle variabili e degli effetti del cambiamento climatico sulla società e sull’economia nazionale, potrà costituire un ambito di potenziali collaborazioni e progetti comuni in grado di coinvolgere imprese italiane che possono vantare una expertise specifica.