Roma, Campidoglio: residenza virtuale più facile per senza dimora – askanews.it

Roma, Campidoglio: residenza virtuale più facile per senza dimora

Scambio Raggi-Converti: non è aiuto a furbetti
Apr 17, 2024
Roma, 17 apr. (askanews) – Cambiano le modalità per l’iscrizione anagrafica all’indirizzo virtuale via Modesta Valenti dei senza fissa dimora di Roma. Nella seduta della commissione Politiche sociali presieduta dalla consigliera dem Nella Converti gli assessori capitolino alle Politiche sociali Barbara Funari e ai Servizi anagrafici Andrea Catarci hanno illustrato le modifiche, concordate con la Prefettura e gli uffici capitolini.

“Questo percorso ci ha visto lavorare alla residenza come un diritto che consente di accedere ad altri diritti costituzionali – ha spiegato Funari -. Il nuovo iter che proponiamo, e che chiariremo con un’apposita circolare agli uffici anche locali, conferma l’attivazione degli indirizzi postali presso i 15 Municipi, li attribuisce alle categorie di cittadini che già rientravano in questa attivazione, e che andiamo a precisare. Le domande verranno presentate direttamente al Municipio, senza più il passaggio ai Servizi sociali che non rispondeva al loro profilo. Dove, però, c’è la loro presa in carico, si lavora insieme. Non si consente – ha spiegato ancora l’assessora – l’utilizzo dell’indirizzo virtuale come sede di società individuali o di capitali, autorizziamo la possibilità del fermo posta nei Municipi, che accompagneremo con un piccolo budget decentrato. Stiamo preparando un materiale multilingue per facilitare l’accesso al servizio e formeremo gli operatori comunali per migliorarlo”.

“Il nullaosta dei Servizi sociali era diventato un appesantimento per gli uffici e un ostacolo – ha aggiunto l’assessore Catarci -, oltre al fatto che questa dichiarazione era trattata diversamente da un cambio di residenza normale, cosa non possibile per cittadini con pari diritti. L’anarchia che qualcuno denuncia, ma che le stesse associazioni ci hanno lamentato, è legata all’attuale gestione, ma le ruberie possibili non possono bloccare un procedimento efficace per la residenza virtuale in un tempo in cui aumenta la necessità di protezione sociale”.

“Noi siamo per l’accesso ai diritti come garanzia di sicurezza, non per negarli e regalare così le persone al mercato nero o all’invisibilità”: questa la dichiarazione della presidente Commissione Politiche Sociali e Salute Nella Converti a margine della commissione.

Critica la ex sindaca di Roma M5S Virginia Raggi che, intervenendo in commissione, ha spiegato di “rimanere della mia opinione secondo cui con questa delibera si può riprodurre il problema che aveva dato origine alla nostra delibera del 2017. Non ci sono garanzie che la persona sia davvero in stato di bisogno e che la persona non sia utilizzata come ‘testa di legno’ per delle società”. Una preoccupazione, ha sottolineato Raggi “non sto inventando. Avevamo verificato, prima della nostra delibera, che c’erano molte persone che risiedevano a via Modesta Valenti e facevano da prestanome. Questi ci aveva indotto a cautelarci. Per semplificare, come giustamente vorreste, togliete le verifiche da parte dei Servizi sociali e proponete delle auto-dichiarazioni. Nella delibera non trovo procedure di controllo, se non quelli biennali sulle iscrizioni. In quei due anni può accadere di tutto”.

“L’accusa di essere lassisti nei confronti dei furbetti è francamente insopportabile soprattutto quando si parla di persone che chiedono di accedere ad un diritto – ha continuato Converti -. Oggi, grazie agli assessori Funari e Catarci abbiamo potuto chiarire ancora meglio in commissione i motivi del superamento di una Delibera che ha profili di illegittimità, la n. 31 del 2017, che partiva da una visione diametralmente opposta alla nostra. Una visione securitaria che aveva subordinato un diritto, quello alla residenza, a controlli che poi nei fatti non potevano essere attuati: l’iscrizione anagrafica non è un provvedimento concessorio come anche stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione”. In questi anni, ha ricordato Converti “molti danni sono stati arrecati alle cittadine e ai cittadini e all’amministrazione che è stata gravata con un procedimento tortuoso ed illegittimo. Questi presupposti sono evidentemente inconciliabili con la visione politica della maggioranza: riconoscere diritti e darne più semplice accesso”.

“Siamo convinti che con questa nuova delibera si pratichi legalità, si faccia uscire dall’invisibilità le persone e quindi si contrasti la pericolosa deriva della compravendita clandestina delle residenze – ha proseguito Converti -. Insomma era un atto che la città tutta aspettava e che siamo fieri di aver portato per dare un ulteriore segnale al Governo e contrastare quella retorica populista che ha portato ad affossare il Reddito cittadinanza e a portare avanti una guerra contro i poveri”.

“Vogliamo rassicurare i detrattori della nuova delibera dai rischi di danni all’erario perché nell’atto si chiarisce che l’accesso all’iscrizione in Via Modesta Valenti come sede di impresa individuale o come sede legale di società di persone o di capitali non è in alcun modo consentito – ha aggiunto Converti -. Auspichiamo, infine, che come anche stabilito da sentenza, si ponga fine ad altra pratica illegittima quale il mancato  rinnovo dei permessi di soggiorno per chi è residente in via modesta Valenti che ha  generato a sua volta insicurezza vista l’impossibilità per tante persone di poter godere di una serie di diritti ad essi collegati” ha concluso la consigliera Converti.