Cina lancia sfida agli Usa sulla potenza di calcolo – askanews.it

Cina lancia sfida agli Usa sulla potenza di calcolo

Pechino punta ad accrescerla del 50% entro il 2025
Apr 3, 2024

Roma, 3 apr. (askanews) – La Cina punta a rafforzare in maniera considerevole la sua potenza di calcolo, alla luce dello sviluppo dell’Intelligenza artificiale e nel contesto della competizione con gli Stati uniti, ottimizzando la sua infastruttura dei dati. L’ha affermato il capo dell’Amministrazione nazionale dei dati cinese, Liu Liehong, al termine della conferenza di lavoro sull’economia dei dati, secondo quanto riporta il South China Morning Post

“Stiamo lavorando per migliorare la distribuzione della potenza di calcolo generale, intelligente e supercomputing, per aumentare la sinergia delle regioni est-centro-ovest, supportare l’integrazione della potenza di calcolo e dell’elettricità verde, così come poer equilibrare il suo sviluppo e la sicurezza”, ha detto Liu, secondo un post dell’amministrazione sulla piattaforma di social media WeChat.

L’Amministrazione nazionale dei dati cinese è stata aperta alla fine di ottobre, su sollecitazione del presidente Xi Jinping che ha lanciato una campagna per la promozione dello sviluppo digitale onde vincere la competizione con gli Usa per il dominio nel campo delle alte tecnologie.

La rete di potenza di calcolo su scala nazionale, che sarà operativa entro il prossimo anno, è progettata per unire i centri di calcolo di tutto il paese, affrontando gli squilibri digitali regionali tra le aree più prospere dell’Est della Cina e l’Occidente ricco di energia, ha detto la NDA.

La Cina è seconda solo agli Stati uniti in potenza di calcolo aggregata, ma mira ad aumentare la sua capacità del 50% entro il 2025. La domanda di potenza di calcolo, in particolare la potenza GPU necessaria per l’apprendimento dei grandi modelli linguistici che dominano oggi l’intelligenza artificiale, è in forte aumento.

Tuttavia, il Dipartimento del Commercio degli Stati uniti ha inasprito le restrizioni all’esportazione di alta tecnologia verso la Cina da ottobre, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Le sanzioni oggi impediscono a Nvidia – che ha un quasi monopolio sulle GPU – di esportare i suoi chip avanzati in Cina.

Secondo il post WeChat della NDA, Liu ha anche promesso durante la conferenza di questa settimana di fare buon uso degli investimenti governativi e facilitare la produzione di dati e la sua circolazione. Inoltre manterrà anche “un alto livello di allerta” sulla sicurezza dei dati e promuoverà la cooperazione internazionale ottimizzando i regolamenti per facilitare i flussi di dati transfrontalieri.