Trento, Abi: sostegno rilevante al territorio, rilanciare domanda – askanews.it

Trento, Abi: sostegno rilevante al territorio, rilanciare domanda

Sessione congiunta Commissioni Abi di Trento e Bolzano con DG Sabatini
Mar 21, 2024
Roma, 21 mar. (askanews) – Lo stato complessivo dell’economia locale e del credito in Trentino-Alto Adige è stato al centro oggi di una sessione straordinaria congiunta tra la Commissione Regionale Abi Bolzano, presieduta da Robert Zampieri, e la Commissione Regionale Abi Trento, presieduta da Giorgio Fracalossi, alla presenza del direttore generale dell’Associazione bancaria, Giovanni Sabatini.

Oltre al quadro statistico, secondo quanto riporta un comunicato Sabatini si è soffermato sui principali temi che attualmente impegnano il settore a livello locale e nazionale: il sostegno delle imprese nella situazione di difficoltà riveniente dalla pandemia e dalle crisi internazionali; il pacchetto Basilea 3+; la direttiva sulle crisi bancarie e le implicazioni in ordine all’aumento dei tassi; la necessità di regole europee più flessibili per banche, imprese e famiglie per ristrutturare i crediti deteriorati; il percorso della Direttiva sulla riqualificazione energetica degli immobili e il ruolo delle banche nella transizione energetica; le iniziative per facilitare la partecipazione al PNRR.

Sabatini ha evidenziato le principali priorità nella stretta alleanza tra banche e imprese: “Innanzitutto la necessità della crescita dimensionale e del rafforzamento patrimoniale delle Pmi per accedere più agevolmente al mercato europeo. Ciò anche attraverso la realizzazione del Mercato unico dei capitali per alimentare lo sviluppo del business d’impresa e irrobustirne la struttura finanziaria. Allo stesso tempo – ha proseguito il Dg Abi – bisogna riflettere sull’attuale adeguatezza o meno della regolamentazione europea per consentire alle banche di svolgere il loro ruolo. L’eccessiva rigidità rende estremamente difficile sostenere le imprese per le quali serve un potenziamento dei sistemi di garanzia a supporto degli investimenti”.

Il contesto economico sul territorio nel corso del 2023 è stato significativamente influenzato dall’acuirsi delle tensioni geopolitiche che continuano a determinare incertezza e ripercussioni sull’evoluzione del quadro congiunturale. In particolare, le attività economiche hanno registrato criticità nella dinamica delle vendite dovute agli effetti dell’inflazione sul potere d’acquisto delle famiglie. Registrato anche un lieve calo del prodotto, soprattutto in provincia di Bolzano, come conseguenza dell’indebolimento della domanda tedesca; mentre si è rilevato un andamento positivo dei servizi commerciali che hanno beneficiato della crescita dei flussi turistici.

In questo scenario, con impatti per lo più sul lato della domanda, il sostegno delle banche all’economia del territorio – sulla base dei dati più recenti a dicembre 2023 – si è tenuto su livelli rilevanti, spiega l’Abi, facendo registrare un totale di prestiti bancari all’economia del Trentino-Alto Adige pari a 43,8 miliardi di euro. In particolare, le imprese sono state finanziate con oltre 27,5 miliardi di euro e le famiglie con oltre 13,6 miliardi.

Per quanto riguarda la rischiosità, le sofferenze lorde si sono attestate a 353 milioni di euro (pari allo 0,8% del totale dei finanziamenti). Superiori a 49,9 miliardi i depositi da parte della clientela, segno di una costante fiducia dei risparmiatori.

Per quanto riguarda il totale dei prestiti all’economia regionale, pari a 43,8 miliardi di euro, a Trento sono stati destinati circa 18,5 miliardi di euro di cui 10,9 miliardi alle imprese e 6,5 alle famiglie. In tema di rischiosità, le sofferenze lorde si sono attestate a 186 milioni di euro (pari all’1,0% del totale dei finanziamenti). Con circa 21,9 miliardi si conferma considerevole il livello dei depositi.

I finanziamenti a Bolzano si sono attestati complessivamente a circa 25,3 miliardi di euro di cui 16,7 alle imprese e oltre 7,1 alle famiglie. In tema di rischiosità, le sofferenze lorde si sono attestate a 167 milioni di euro (pari allo 0,7% del totale dei finanziamenti).