La poetica di Vasco Brondi nell’album “Un segno di vita” – askanews.it

La poetica di Vasco Brondi nell’album “Un segno di vita”

  “Credo che il mio genere, anche quando è pop, sia pop impopolare”
Mar 15, 2024
Milano, 15 mar. (askanews) – Poetico e profondo, Vasco Brondi esce con “Un segno di vita” un album pieno di fuochi da custodire che bruciano e illuminano come spiega lo stesso cantautore.

“Mi sono rapportato alla scrittura di questo disco un po’ con l’idea e la volontà di togliere uno strato in più e arrivare sempre più nel profondo, arrivare sempre più all’essenziale e a scoprire qualcosa forse dal nucleo di me stesso, dal nucleo incandescente della terra e l’ho chiamato “Un segno di vita” forse anche per un senso di reazione in questi tempi che vengono considerati bui e che sono anche difficili per provare a portare l’attenzione anche sulle cose che brillano, sulle cose luminose; provare quindi a entrare in questi tempi bui e a schiarirli, e usare le canzoni come dei fuochi della notte.

Per questo album Vasco Brondi, da sempre libero da tutti gli schemi, ha scelto la forma canzone.

“Questo disco esce con un libro che si chiama “Piccolo manuale di pop impopolare”, perché credo che il mio genere, anche quando è pop, sia pop impopolare. E mi piaceva l’idea di misurarmi, anche con quella durata, i tre minuti di una canzone, ma provare a forzarne i confini dall’interno, a metterci dentro parole che normalmente non entrano nelle canzoni, trasformare anche le canzoni in dei mezzi di trasporto, delle macchine del tempo e dello spazio, pieno di luoghi geografici, di storie, di persone in ricerca e quindi però stando dentro alla forma canzone”.

Gran parte dell’album è stato registrato in un rifugio a 2.500 metri d’altezza.

“Siamo stati lì ed è stato effettivamente bellissimo. Poi io credo che le canzoni siano trasparenti, quindi ci entra dentro tutto, cioè anche l’aria, l’atmosfera in cui l’hai registrato, un posto che ti rimette nella tua giusta proporzione di essere umano minuscolo e precario in mezzo alle bellezze e all’eternità della natura. Quindi per me è stato importantissimo, credo che ci sia entrato più soffio della vita nelle canzoni.

Vasco Brondi porterà live il suo ultimo lavoro, abbandonando la sua dimensione intima “da topo di biblioteca” per aprirsi al pubblico far vivere la sua musica.