Roma, 28 feb. (askanews) – Margherita Hack era una ragazzina libera, curiosa, ribelle e divenne una grande scienziata. Cristiana Capotondi la interpreta nel film “Margherita delle stelle”, diretto da Giulio Base, su Rai1 dal 5 marzo. Un racconto che parte proprio dall’infanzia della Hack, nata nel 1922 da due genitori originali e anticonformisti, passa per l’adolescenza durante la quale si dedica allo sport e approda all’amore per l’astrofisica e alla sua affermazione in un mondo di soli uomini.
“E’ una vita che lei ha condotto in maniera molto semplice, senza di fatto accorgersi che stava compiendo una piccola rivoluzione. Era determinata e la sua determinazione ha portato secondo me un cambiamento anche per le altre donne, quindi è il caso di dire che molte delle scienziate italiane che oggi hanno successo e che sono affermate all’estero secondo me hanno raccolto un po’ il testimone di Margherita Hack”.
Il film mostra le sue scelte anticonformiste nella vita, come quella di non avere figli, il suo lottare per andare avanti nelle sue ricerche in un’un mondo governato da “baroni” e l’ambizione che la portò a diventare prima direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Trieste. “Una donna, quando arriva, arriva perché ha una determinazione ed ambizione, che non sono certo due parole di connotazione negativa, quantomeno non per me, ma sono distanti da un’idea di donna dolce, morbida, accogliente. Invece, peraltro, si può essere dolci, morbide e accoglienti pur essendo delle donne determinate, coraggiose, ambiziose, competitive”.