Consiglio Lazio: piani di zona a Roma, Veloccia in commissione – askanews.it

Consiglio Lazio: piani di zona a Roma, Veloccia in commissione

Per l’assessore capitolino verso evoluzione positiva
Feb 27, 2024
Roma, 27 feb. (askanews) – Ancora molti punti critici, ma una situazione che si sta evolvendo in maniera positiva. È in sintesi il messaggio lanciato dall’assessore all’urbanistica del Comune di Roma, Maurizio Veloccia, nella sua relazione alla commissione speciale Piani di zona del Consiglio regionale del Lazio presieduta da Sara Battisti, che aprendo l’audizione ha parlato della necessità di “fare il punto sulla situazione per proseguire la collaborazione tra Regione e Comune, sempre efficace in passato”.

Veloccia è partito da un’analisi generale sui piani di zona del secondo Peep, il Programma di edilizia economica e popolare, evidenziando due ordini di problemi: “Il primo oggettivo, dato da squilibri nei quadri tecnico-economici, a causa di densità edilizie molto basse e dell’aumento dei costi di costruzione. Il secondo è, invece, patologico: l’amministrazione comunale non è riuscita a gestire le criticità, ci sono stati diversi operatori disonesti, che hanno bloccato spesso anche il lavoro di quelli onesti. Questi due fattori hanno creato tantissimi disagi ai cittadini, con case che non hanno ancora le opere di urbanizzazione primaria”.

In più – come ha evidenziato l’assessore – nei progetti originari non erano previste opere fondamentali, come le vasche laminazione. “La svolta positiva – ha spiegato Veloccia – è arrivata quanto, nella scorsa legislatura la Regione ha finanziato, con circa 50 milioni di euro, la realizzazione di alcune opere di urbanizzazione tramite Astral. Si tratta di 16 interventi, che hanno sbloccato interi piani di zona, dando coraggio anche agli altri operatori. Il Comune in più ha indirizzato circa 10 milioni di fondi del Pnrr alla realizzazione di opere di urbanizzazione secondaria, 4 scuole e altri intreventi. Ulteriori risorse arriveranno dalle pratiche di affrancazione e trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà che abbiamo riavviato dopo un blocco che durava dal 2016”. .(Segue)