Roma, 5 gen. (askanews) – Dai lanciatori alle missioni l’Agenzia spaziale europea offre una panoramica dei principali appuntamenti per l’anno che si è appena aperto.
L’accesso indipendente allo spazio è fondamentale per l’Europa che quest’anno vedrà il debutto del lanciatore pesante Ariane 6, con il primo lancio previsto tra giugno e luglio 2024 dallo spazioporto di Kourou in Guyana francese, dopo il pensionamento di Ariane 5 che ha concluso con successo la sua carriera il 5 luglio scorso. A fine anno dovrebbe tornare a volare anche il lanciatore leggero Vega C.
Sul fronte delle missioni, continua la collaborazione dell’Esa con la Nasa per il programma lunare Artemis. In primavera – informa l’Esa – un altro modulo di servizio europeo, ESM-3, per la terza missione Artemis sarà spedito negli Stati Uniti per l’accoppiamento con la capsula Orion.
Nel 2024 verrà lanciata Proba-3, la prima missione di volo in formazione di precisione: Coronagraph e Occulter voleranno insieme formando un coronografo di 144 metri che studierà la corona del Sole più vicino che mai al bordo solare.
All’inizio dell’anno verranno rivelati i primi dati scientifici raccolti dall’ultimo telescopio spaziale Euclid, che vede una forte partecipazione dell’Italia, lanciato lo scorso luglio, progettato per esplorare la composizione e l’evoluzione della materia oscura e dell’energia oscura.
A ottobre 2024 è in programma il lancio della missione Hera che volerà verso il sistema binario di asteroidi Dimorphos e Didymos per osservare le conseguenze dell’impatto provocato dalla missione Dart della Nasa ideata per testare la possibilità di deviare l’orbita di un asteroide colpendolo, lanciata nel novembre 2021 con a bordo il cubesat dell’Agenzia spaziale italiana LiciaCube che ha ripreso l’impatto.
Sul fronte dell’Osservazione della Terra diversi i satelliti pronti per essere lanciati: la missione EarthCARE di Esa e dell’agenzia spaziale giapponese Jaxa, la missione Arctic Weather Satellite e i satelliti Sentinel-1C e Sentinel-2C del programma Copernicus dell’Unione Europea.
Il 2024 porterà nuovi sviluppi anche per Galileo: altri due satelliti di prima generazione saranno lanciati in aprile, seguiti da altri due più avanti nel corso dell’anno. Questi amplieranno la costellazione e contribuiranno a garantire le prestazioni ottimali di Galileo. Nel frattempo avranno luogo le prime consegne hardware per i satelliti Galileo di seconda generazione.
I cinque astronauti in carriera della classe 2022 finiranno quest’anno la loro formazione di base e saranno quindi pronti per gli incarichi di missione. È in procinto di partire invece l’astronauta del progetto svedese Marcus Wandt che tra pochi giorni volerà verso la Stazione Spaziale come specialista di missione nella missione commerciale Axiom-3 che vede a bordo anche l’astronauta italiano Walter Villadei, colonnello dell’Aeronautica Militare.
(Credits: ESA-P. Carril)