Roma, 12 dic. (askanews) – Vasta operazione della polizia tra Piacenza, le provincie di Milano, Pavia, Cremona, Catania, Messina e Trapani, nonché in Svezia e in Bulgaria. Sequestrati beni, tra assetti societari e rapporti finanziari, per un valore complessivo di 12 milioni di euro, riconducibili a un imprenditore di origine siciliana che da anni operava in territorio emiliano, ritenuto responsabile di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, intermediazione illecita di manodopera e sfruttamento del lavoro.
Le indagini hanno svelato un vero e proprio sistema per favorire l’ingresso illegale e lo sfruttamento di cittadini stranieri, di nazionalità brasiliana, moldava e turca, che in cambio di consistenti somme di denaro, venivano dotati di documenti e certificati di abilitazione professionale falsi, per essere impiegati come autotrasportatori nelle aziende italiane ed estere riconducibili all’imprenditore, con modalità palesemente contrastanti con le norme contrattuali di riferimento, in precarie condizioni igienico-sanitarie e con turni di lavoro massacranti.