Salario minimo, le opposizioni pronte alla battaglia (con un emendamento unitario) – askanews.it

Salario minimo, le opposizioni pronte alla battaglia (con un emendamento unitario)

Per chiedere nell’aula della Camera il ripristino della pdl affossata da maggioranza
Dic 5, 2023

Roma, 5 dic. (askanews) – Opposizioni pronte alla battaglia nell’aula della Camera sul salario minimo. La maggioranza in commissione ha affossato la proposta di legge unitaria (eccetto Iv) che introduceva una retribuzione minima di 9 euro lordi per legge e ora i gruppi di minoranza hanno presentato una serie di proposte di modifica.

Il primo emendamento, dal titolo “Disposizioni per l’istituzione del salario minimo”, ricalca la proposta di legge unitaria ed è stata firmata dai leader dell’opposizione: Giuseppe Conte (M5S), Nicola Fratoianni (Avs), Matteo Richetti (Azione), Elly Schlein (Pd), Angelo Bonelli (Avs), Riccardo Magi (+Europa) e altri tra cui Evi, Francesco Silvestri, Zanella, Sottanelli, Braga, Guerra, Barzotti, Mari, D’Alessio, Scotto, Aiello, Carotenuto, Fossi, Gribaudo, Laus, Sarracino, Tucci, Grimaldi, Serracchiani, Orlando. I firmatari dell’emendamento sono gli stessi presentatori della pdl unitaria. Obiettivo delle opposizioni è quello di costringere il governo, dopo i ripetuti rinvii, a prendere posizione in Aula, dovendo l’esecutivo dare il parere sul testo prima che venga messo ai voti.

Sono sei le proposte di modifica all’articolo 1 del provvedimento che ora prevede la delega al governo senza la previsione di un salario minimo per legge (come certifica la modifica introdotta dal centrodestra in commissione che ha interamente sostituito la Pdl). Un paio di emendamenti sono stati presentati anche all’articolo 2 (uno dei firmatari della Proposta di legge dove si chiede di sopprimerlo e l’altro, firmato da Chiara Tenerini (Fi), dove di propone di non applicare alla contrattazione del pubblico impiego le misure che il governo sarà delegato ad adottare.

Secondo quanto si apprende, i lavori dell’Aula dovrebbero comunque interrompersi per le 19 per consentire ai parlamentari di partecipare alla manifestazione indetta dalla comunità ebraica romana. Si riprenderebbe dopo la manifestazione, ma le dichiarazioni di voto e il voto finale dovrebbero svolgersi domani.