Presentato il progetto “CrescimiTu” di TeleAmbiente – askanews.it

Presentato il progetto “CrescimiTu” di TeleAmbiente

Nel convegno alla Camera Disagi minorili, educare dalla culla al banco
Nov 30, 2023

Roma, 30 nov. (askanews) – Presso la Sala della Regina alla Camera dei Deputati, Roma, è stato presentato il progetto “CrescimiTu” di TeleAmbiente, nel corso dal convegno “Disagi minorili, educare dalla culla al banco”.

L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Vicepresidente della Camera, l’onorevole Sergio Costa: “Un argomento oggi per il quale la politica non ha dato le risposte che avrebbe dovuto dare, ma che ha una profondità politica enorme. Stiamo parlando di quel momento in cui si costruisce l’affettività dei vostri figli e nipoti, la fascia 0-6 anni. Sono molto orgoglioso di poter aprire questi lavori, un momento ed un invito alla riflessione fatto qui, nel tabernacolo della democrazia. Noi siamo abituati a dire che stiamo costruendo i dirigenti del futuro. Io contesto fortemente questa cosa. La società aiuta a costruire le persone del futuro, è diverso, che faranno i dirigenti della nostra nazione. Quando si parla di questi argomenti non conta il partito, ma la visione politica che vogliamo costruire. Parliamo di bambini che non sono figli di un partito, sono figli della nazione”.

Stefano Zago, giornalista parlamentare, direttore responsabile di TeleAmbiente ed ideatore del progetto “Crescimi Tu”, lanciato con l’omonima trasmissione TV settimanale condotto da Bianca Damato, ha dato il via ai lavori. “Andando alla ricerca su cosa avrebbe potuto fare di concreto per aiutare le generazioni future, Teleambiente ha deciso che la chiave di volta era quella di puntare sull’educazione in una determinata e specifica fascia d’età. Una volta formata la forma mentis dell’individuo difficilmente cambia. Se la educhi correttamente, invece, essa sarà capace di adattarsi al cambiamento. – spiega nei saluti iniziali il direttore Stefano Zago – Ecco perché abbiamo bisogno di così tante leggi, se avessimo tutti rispetto per l’ambiente in cui viviamo non servirebbero. Una mente ben educata è una mente equilibrata che affronterà le vari sfide della vita senza ansia e senza eccessi”.

Il Maestro Michelangelo Pistoletto, che quest’anno ha compiuto 90 anni, con la sua presenza all’evento ha portato il messaggio del Terzo Paradiso, diffuso in tutto il mondo e di cui TeleAmbiente è ambasciatrice. “Il simbolo del Terzo Paradiso è la formula della creazione. L’ho realizzato partendo da una commissione in un ospedale di Marsiglia. Lì c’era una cappella cattolica, ma essendo una città portuale, erano presenti molte religioni. Ci fu una reazione da parte di molti che si chiedevano perché ci fosse solo la cappella cattolica nell’ospedale. Penso che bisogna mettere tutte le religioni in condizione di riconoscersi vicendevolmente. – afferma il Maestro – Così come la formula del Terzo Paradiso mette tutti gli elementi che esistono nei due cerchi esterni, permettendo a quello interno, che è sempre vuoto, di produrre qualcosa che prima non esisteva. È il luogo della relazione, dell’incontro, della creazione. Il Terzo Paradiso è, quindi, un simbolo che raccoglie tutta la fenomenologia simbolica in qualcosa di scientificamente provato e reale, quindi veritiero”.

“Un’iniziativa che ci vede per la prima volta in partnership ufficiale con TeleAmbiente. – afferma l’avvocato Alfredo Cirillo, presidente dell’Associazione FDS (La Famiglia nel Diritto e nella Società), promotrice dell’evento – In uno stato di diritto le norme devono valere come misura dello spazio che ogni cittadino deve garantire all’altro. In un’epoca come la nostra, in cui la violenza sta invadendo pericolosamente famiglie e relazioni sentimentali, è più che mai importante iniziare dall’età tra 0 e i 6 anni, il momento che segna ciò che sarà la personalità del soggetto, a spiegare che, vivere e crescere, significa dare ad ognuno il proprio spazio. Questa è l’unica maniera per eliminare dalla società la zavorra della violenza e dell’antagonismo fine a se stesso, che costituiscono il più frequente detonatore dei gravi episodi che purtroppo riempiono le nostre cronache”.

Il convegno, moderato dalla giornalista di TeleAmbiente, Mariaelena Leggieri, è stato suddiviso in quattro panel, all’interno dei quali sono state affrontate le tematiche alla base del progetto, accompagnati dalle letture a cura della dott.ssa Maia Orienti, attrice, doppiatrice e dialoghista.

Con il suo intervento la Sen. Simona Flavia Malpezzi, Vicepresidente Commissione Infanzia e Adolescenza, ha sottolineato che “se i dati ci dicono che un bambino che frequenta l’asilo nido ha meno possibilità in futuro di essere un ragazzo disperso e, quindi, opportunità e competenze maggiori, è chiaro che, aumentare i posti negli asili nido, deve essere l’elemento prioritario di qualsiasi governo”. Ed ha aggiunto: “Abbiamo pochissime regioni italiane che oggi tengono quella che è la media europea del 33%, obiettivo che doveva essere raggiunto. In questa media complessiva nazionale abbiamo un sud che è ulteriormente svantaggiato. Si fa un’equazione che è sbagliata: i nidi servono laddove le mamme lavorano. Siccome al sud ancora meno di una donna su due lavora, allora i nidi non servono. Non è così. Il meccanismo deve essere rovesciato. I nidi servono perché in primis servono a tutti i bambini del nostro paese, e se poi ci sono i nidi è più semplice per una donna poter iniziare un percorso di lavoro. Al primo posto ci devono essere i bambini”.

“Se volessimo fare un vero salto di qualità come Stato, dovremmo arrivare alla gratuità del nido, così come lo è la scuola dell’infanzia. È uno dei punti fondamentali per intervenire sulle disuguaglianze. – afferma la dott.ssa Anna Serafini, già presidente Commissione Infanzia e Adolescenza, nel corso del suo intervento – Il nido consente al bambino che proviene da situazioni di disagio di sentirsi accolto e stimolato. Un’ulteriore dimensione poi, è quella della socializzazione del bambino con i suoi pari, anziché con gli adulti. I genitori oggi hanno bisogno di essere sostenuti. Occorre tener conto della complessità e dell’importanza dell’investimento sulla fascia 0-3. Sostenere i ragazzi, oggi, diventa un priorità fin dalla prima infanzia, agendo affinché si controlli la paura e si lasci sempre più spazio alla speranza”.

“Il problema del bullismo va ricercato nella sofferenza del bullo che non nasce, come alcuni potrebbero pensare, cattivo o aggressivo. La problematica del bullismo si sviluppa nel periodo della preadolescenza e dell’adolescenza, e riguarda ragazzi che soffrono in famiglia e a volte anche al di fuori. – afferma il dott. Sergio Cutrona, già Presidente Tribunale dei minorenni di Perugia, intervenuto nel panel dedicato al fenomeno del bullismo – La famiglia può essere origine e causa del disagio del bambino: un crogiolo in cui si forma la persona, sia in modo positivo che in modo negativo, come una persona che soffre, perché non riesce a ricevere amore e attenzione dei genitori. Il sentimento d’amore, dove non appagato, si trasforma in risentimento d’amore, che il bambino scaricherà verso l’esterno, soprattutto verso i propri pari. Il fenomeno del bullismo va più che combattuto, attraverso una massima attenzione verso i disagi, a partire dall’età adolescenziale dei bambini”.

Nel corso del convegno i saluti della Consigliera d’amministrazione Cnpr Michela Benna, e gli interventi della Sen. Elena Leonardi, Membro Commissione Infanzia e Adolescenza, l’On. Valentina D’Orso, Membro Commissione Infanzia e Adolescenza, prof. Antonio Spadafora, professore ordinario di Istituzioni di diritto privato presso l’Università Roma Tre, prof. Giuseppe Noia, specialista ginecologia, Medicina Prenatale, dott. Michele Dotti, EducAttore, dott.ssa Elide M. Taviani, Direttivo Opera Nazionale Montessori, dott.ssa Cecilia Goloboff, Cooperazione educativa dell’Ambasciata di Francia.

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