Roma, 30 nov. (askanews) – Esperta di informatica e con dimestichezza nei prodotti economico finanziari di numerosi Paesi, capace di eludere i controlli anti-frode europei, una donna di 42 anni è stata arrestata a Genova perché dopo essere stata messa ai domiciliari, e per la seconda volta, continuava a commettere reati informatici.
A riportarla in custodia cautelare in carcere sono stati gli investigatori della Polizia di Stato del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale della Liguria.
La donna è infatti considerata “il terminale italiano di un’articolata organizzazione dedita alle frodi informatiche”, nonché “alla ricettazione e al riciclaggio”. Deferiti inoltre all’autorità giudiziaria altri soggetti, suoi complici. Le loro attività avrebbero fruttato diversi milioni di euro, in parte investiti in criptovalute.
La donna, già arrestata nell’ottobre 2021 aveva continuato a commettere reati dagli arresti domiciliari ed era stata nuovamente portata in carcere nel giugno 2022. Al termine era stata collocata ai domiciliari presso un’associazione di volontariato per detenuti e da qui aveva ripreso nuovamente le frodi.
La polizia postale ha nel frattempo sbloccato i suoi dispositivi dove ha trovato evidenze di conti aperti in modo fraudolento e di carte di credito emesse in Italia, in diversi stati europei e anche negli Usa, oltre a quelle reperite nel darkweb.