Milano, 29 nov. (askanews) – I curatori di Triennale Milano Umberto Angelini, Nina Bassoli, Lorenza Bravetta, Damiano Gullì e Marco Sammicheli hanno presentato la programmazione del 2024 che come sempre comprende mostre, incontri, spettacoli, festival, concerti, conferenze e workshop, in un’offerta ricca e plurale che coinvolge diversi pubblici. A fine gennaio verrà inaugurato un nuovo spazio dedicato alla ricerca, alla memoria e all’innovazione, totalmente flessibile, che ospiterà il Centro studi di Triennale, che dopo oltre 30 anni viene riattivato, e l’archivio dell’istituzione – 300.000 tra disegni, progetti, foto, lettere, testi, tutti digitalizzati.
Nel corso del 2024 sono in programma diverse esposizioni monografiche, che permetteranno di approfondire la conoscenza di figure di primo piano del design, dell’architettura e della moda. Tra queste l’esposizione dedicata ad Alessandro Mendini, (a cura di Fulvio Irace, 13 aprile – 13 ottobre 2024) realizzata in collaborazione con Fondation Cartier pour l’art contemporain, quella su Gae Aulenti (a cura di Giovanni Agosti, con Nina Artioli e Nina Bassoli, maggio – ottobre 2024) in collaborazione con l’Archivio Gae Aulenti, la mostra su Roberto Sambonet, (a cura di Enrico Morteo, maggio – settembre 2024) nel centenario della sua nascita, e quella su Elio Fiorucci (a cura di Judith Clark, ottobre 2024 – febbraio 2025). All’interno dell’Impluvium, ancora in collaborazione con Fondation Cartier pour l’art contemporain, trova spazio un inedito omaggio ad Alessandro Mendini (13 aprile – 13 ottobre 2024) concepito, disegnato e diretto da Philippe Starck, tra i più brillanti creatori e pensatori del nostro tempo, che con Mendini ha condiviso diverse esperienze creative e professionali.
Prosegue inoltre il lavoro di studio e ricerca attorno a Ettore Sottsass, con il quinto appuntamento del ciclo di esposizioni che si sviluppa attorno all’installazione permanente di Casa Lana (a cura di Marco Sammicheli, in collaborazione con Barbara Radice e Iskra Grisogono di Studio Sottsass, maggio 2024 – gennaio 2025) e con la mostra fotografica Mise en scène (a cura di Studio Sottsass con Micaela Sessa, novembre 2024 – gennaio 2025). Il Museo del Design Italiano sarà al centro di attività e di approfondimenti rivolti a diversi pubblici: giornate di studio, incontri, visite guidate, laboratori per bambini e famiglie. Nella porzione finale del Museo, lo spazio della Design Platform, inaugurato ad aprile 2023 e destinato ad accogliere mostre temporanee con un focus sul design di oggi, presenterà due mostre sul lavoro di due progettiste di fama internazionale: la designer francese Inga Sempé (a cura di Marco Sammicheli, aprile – settembre 2024) e la creatrice di moda Monica Bolzoni (a cura di Marco Sammicheli, ottobre 2024 – gennaio 2025). Una partnership nuova invece è quella con Kiton, con cui Triennale sta lavorando a un progetto dedicato alla formazione che prende le mosse dall’esperienza della Scuola di Alta Sartoria che il marchio napoletano ha fondato nel 2000. A gennaio, durante la Milano Fashion Week, verrà presentata una mostra coprodotta da Triennale e Kiton (a cura di Luca Stoppini, 12 – 16 gennaio 2024), accompagnata da una serie di appuntamenti che vogliono far conoscere un modello virtuoso e replicabile in altri contesti.
Attraverso le sue mostre Triennale è presente in tutto il mondo. Nel 2024 l’esposizione Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli sarà al London Design Museum (29 marzo – 8 settembre 2024), dopo essere stata presentata nel 2023 a C-mine a Genk, in Belgio; Triennale Milano. Una storia attraverso i manifesti (a cura di Marco Sammicheli), progetto che ripercorre la storia delle Esposizioni Internazionali attraverso la grafica, continuerà la sua itineranza in Perù, con una nuova tappa dopo essere stata presentata a Lima nel 2023.
Verrà presentata in Triennale la più grande retrospettiva mai dedicata al fotografo Juergen Teller (a cura di Thomas Weski, 27 gennaio -1 aprile 2024) internazionalmente riconosciuto per le sue campagne emblematiche e i ritratti non convenzionali di protagonisti del mondo del cinema, della musica e della moda. La mostra è realizzata in collaborazione con La Rmn – Grand Palais di Parigi. Con la mostra dell’artista italiano Davide Allieri (a cura di Damiano Gullì, novembre 2024 – gennaio 2025) Triennale prosegue la sua indagine della scena artistica contemporanea. Come in passato, Triennale Milano sarà uno dei luoghi di riferimento della Settimana del Salone del Mobile di Milano (16 – 21 aprile 2024). In questa occasione la collaborazione con la manifestazione si concretizza in una mostra dedicata al SaloneSatellite (16 – 28 aprile 2024), il progetto di promozione internazionale del design under 35 voluto e coordinato da Marva Griffin Wilshire, che quest’anno festeggia i suoi 25 anni. Ritorna anche la collaborazione con Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri progetto promosso dal Comune di Reggio Emilia di cui Triennale Milano è partner dal 2022 e dedicato alla scoperta e valorizzazione di talenti emergenti della fotografia in Italia. La vincitrice dell’edizione 2023 Giulia Mangione esporrà il suo lavoro in Triennale, (a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, 17 gennaio – 18 febbraio 2024). A maggio si terrà la Milano Arch Week, la settimana dedicata all’architettura promossa da Triennale Milano insieme al Comune di Milano e al Politecnico di Milano, che anche quest’anno, dopo il successo della passata edizione, coinvolgerà numerose realtà cittadine attraverso una call. Da maggio a fine settembre tornerà Triennale Estate, la programmazione estiva di Triennale con talk, performance, dj set, concerti, proiezioni che animeranno il Giardino Giancarlo De Carlo.
La programmazione performativa avrà come sempre il suo progetto di punta nel festival FOG Triennale Milano Performing Arts, la cui settima edizione si svolgerà dall’8 febbraio al 7 maggio 2024. Curato da Umberto Angelini, FOG presenta alcuni tra gli artisti e le compagnie più interessanti della scena performativa internazionale. Tra gli ospiti della prossima edizione, Romeo Castellucci, Grand Invité di Triennale 2021-2024, con un progetto in cui dirige Isabelle Huppert, Wayne McGregor, Gisèle Vienne, La Veronal, Marlene Monteiro Freitas e molti altri. Il 2024 sarà anche l’anno del cinquantesimo anniversario del CRT Centro di Ricerca per il Teatro (oggi Triennale Milano Teatro), a cui nel corso dell’anno verranno dedicati diversi momenti di produzione artistica, studio e riflessione.
Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, ha dichiarato: “Quello di Triennale è un progetto in costante divenire, che cerca di aprire prospettive nuove sui temi e i protagonisti della cultura contemporanea. La programmazione del prossimo anno darà spazio ai grandi maestri del design, dell’architettura, dell’arte, della moda, ma racconterà anche il lavoro di artisti e progettisti che si sono affermati in questi anni. Il 2024 sarà un anno di intenso lavoro per la 24a Esposizione Internazionale che si terrà nel 2025, dal 17 maggio al 16 novembre, e sarà intitolata Inequalities. How to mend the fractures of humanity. Dopo aver approfondito i temi della sostenibilità e della transizione ecologica, oggi, a cento anni dalla sua nascita, Triennale ha deciso di dedicare la sua prossima Esposizione Internazionale alla grande questione delle Diseguaglianze.”