“Berchidda Live”, arriva il film sui 35 anni del festival di Paolo Fresu – askanews.it

“Berchidda Live”, arriva il film sui 35 anni del festival di Paolo Fresu

Una clip in anteprima, sarà presentato al Torino Film Festival
Nov 29, 2023
Roma, 29 nov. (askanews) – Una clip in anteprima di “Berchidda Live. Un viaggio nell’archivio Time in Jazz”, il film documentario presentato in anteprima assoluta al 41esimo TFF – Torino Film Festival, che racconta 35 anni di storia del festival musicale creato e diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda, in Sardegna, attingendo a più di 1.500 ore di materiali d’archivio, per la maggior parte inediti.

Scritto e diretto da Gianfranco Cabiddu, Michele Mellara e Alessandro Rossi, passa al Festival il primo dicembre,

alla presenza degli autori e di Paolo Fresu, nella sezione fuori concorso Ritratti e paesaggi.

È il ritratto di un festival vivo e pulsante, in continua evoluzione ma che mantiene intatto il suo fascino a dispetto del tempo; un appuntamento che si rinnova ogni estate dal 1988, in cui è transitato il meglio della musica, non solo jazz, nazionale e internazionale e dove sono cresciute generazioni di pubblico e di appassionati convenuti nel paese ai piedi del monte Limbara, ieri come oggi. Innumerevoli gli artisti transitati nel corso degli anni a Time in Jazz e presenti nel film: da Ornette Coleman a Stefano Bollani, da Omar Sosa a Erri De Luca, da Enzo Avitabile a Ezio Bosso, Ludovico Einaudi, Alessandro Haber, Marco Baliani, Richard Galliano solo per citarne alcuni.

Oltre 1.500 ore di riprese girate in 25 anni da Gianfranco Cabiddu e dalla sua troupe nelle varie edizioni – cuore dell’Archivio fondato dallo stesso regista sardo e dall’Associazione culturale Time in Jazz, oggi digitalizzato e conservato a Bologna presso la Fondazione Home Movies – sono confluite in un film concerto.

“Il film, seguendo un percorso emozionale che miscela memoria e contemporaneità – hanno spiegato i tre autori – non procede per sequenze storiche di avvenimenti, aneddoti e cronologie, ma si muove per linee parallele di assonanze e attrazioni, viaggiando tra passato, presente e futuro ed elaborando una sintesi visiva e musicale di una storia multiforme e ancora in corso di evoluzione”.

A guidare la narrazione, lo stesso Paolo Fresu attraverso le varie interviste rilasciate nel tempo, insieme ai racconti dei testimoni e allo sguardo affascinato verso il territorio, le sue asperità e le sue dolcezze.