Arriva Diversity Ark, nuova certificazione a tutela biodiversità – askanews.it

Arriva Diversity Ark, nuova certificazione a tutela biodiversità

Unica che ha tra controlli presenza plastiche nel terreno
Nov 9, 2023

Roma, 9 nov. (askanews) – Arriva Diversity Ark, la nuova certificazione agricola fondata dagli agronomi Stefano Amadeo e Stefano Zaninotti: una certificazione che si approccia all’agricoltura con una nuova filosofia di pensiero, proponendo una visione olistica che mira a tutelare a 360 gradi la biodiversità presente in campo, evitando che l’ecosistema venga irreparabilmente alterato dall’intervento dell’uomo.

Diversity Ark è ad oggi l’unica certificazione in Italia che inserisce all’interno dei controlli una sezione speciale per la presenza o meno di plastiche nel terreno, problematica che sempre più affligge l’agricoltura.

Le aziende che oggi hanno scelto di intraprendere il percorso di certificazione con Diversity Ark sono: Le Piane Boca, Az. Agricola Inama Stefano, Az. Agricola Isola Augusta, Az.Agricola Meroi, La Torre alle Tolfe, Vecchie Terre di Montefili, Gradis’ciutta, Tenuta Stella, Tenuta Luisa, Vinarija Kozlovic.

“Ark – spiegano in una nota i fondatori – simboleggia un chiaro riferimento all’arca di Noè, il primo esempio positivo di salvaguardia di tutte la specie viventi, uomini e animali, e nel nostro caso anche di piante. Il marchio della certificazione, applicabile in etichetta, riprende proprio questa visione. Perché la vita continui a fare il proprio corso è necessaria la sopravvivenza di tutti, ogni organismo è indispensabile per l’equilibrio e la vita di tutti gli altri”.

Il progetto, registrato presso Euipo e certificato a livello europeo dall’Ente Csqa, nasce dopo anni di studio e di collaborazione con varie aziende agricole ed associazioni di produttori. Tre gli obiettivi, far rispettare a pieno la biodiversità di suolo e ambiente attraverso un approccio olistico all’agricoltura. E inoltre, avere un approccio scientifico ad analisi e monitoraggi, per assicurare costanza ai controlli in campo e rigore alle successive analisi sulla base delle quali si fonda l’affidabilità della certificazione.

Terzo punto fondante è rinnovare e migliorare l’iter burocratico delle certificazioni snellendo le procedure e la gestione amministrativa, spesso molto problematica e complessa.