Apple rischia nuova sentenza Ue su accordi tassazione in Irlanda – askanews.it

Apple rischia nuova sentenza Ue su accordi tassazione in Irlanda

Secondo l’avvocato generale serve nuova decisione del Tribunale
Nov 9, 2023

Roma, 9 nov. (askanews) – Si annunciano nuovi possibili problemi per Apple con le autorità dell’Unione europea in merito al trattamento fiscale di vantaggio che negli anni scorsi aveva ottenuto dall’Irlanda. L’avvocato generale presso la Corte di giustizia europea, Giovanni Pitruzzella, già a capo dell’Antitrust italiano, ha infatti emesso un parere in cui suggerisce di annullare una sentenza che aveva a sua volta bocciato un provvedimento della Commissione europea contro due “fiscal ruling” dell’Irlanda a favore di Apple.

Secondo Pitruzzella la causa va rinviata al Tribunale che dovrà procedere a una nuova decisione nel merito, perché “ha commesso una serie di errori di diritto” e anche alcuni metodologici. Secondo il Fiancial Times la partita riguarda un ammontare che supera i 14 miliardi di euro.

I “ruling fiscali” sono accordi che consentono alle imprese di ottenere dall’amministrazione tributaria una decisione anticipata sul trattamento fiscale al quale saranno assoggettate. Nel 1991 e nel 2007 l’Irlanda ha emesso due provvedimenti di questo genere nei confronti di due società del gruppo Apple (Apple Sales International – Asi e Apple Operations Europe -Aoe), costituite in base al diritto irlandese, ma non fiscalmente residenti in Irlanda. I ruling, secondo quanto riporta il comunicato suol parere dell’avvocato generale, approvavano il metodo con cui Asi e Aoe proponevano di determinare gli utili imponibili in Irlanda derivanti dalle attività delle loro succursali irlandesi.

Nel 2016 la Commissione europea ha ritenuto che i ruling fiscali, nell’escludere dall’imponibile gli utili derivanti dall’utilizzazione delle licenze di proprietà intellettuale detenute da Asi e Aoe, avessero conferito a tali società, tra il 1991 e il 2014, un aiuto di Stato illegale e incompatibile con il mercato interno di cui aveva beneficiato il gruppo Apple nel suo complesso e ha ingiunto all’Irlanda di procedere al suo recupero. Nel 2020, adito dall’Irlanda e da Asi e Aoe, il Tribunale dell’Unione ha annullato la decisione della Commissione, ritenendo che quest’ultima non avesse dimostrato l’esistenza di un vantaggio derivante dall’adozione dei ruling fiscali.

La Commissione però si è rivolta alla Corte di Giustizia per ottenere l’annullamento della sentenza del Tribunale. Nelle sue conclusioni, l’Avvocato generale Giovanni Pitruzzella suggerisce alla Corte di annullare la sentenza e di rinviare la causa al Tribunale per una nuova decisione nel merito.

Secondo l’Avvocato generale, prosegue il comunicato, il Tribunale ha commesso una serie di errori di diritto laddove ha giudicato che la Commissione non avesse sufficientemente provato che le licenze di proprietà intellettuale detenute da Asi e Aoe e i relativi profitti, generati dalle vendite dei prodotti Apple al di fuori degli Usa, dovevano essere attribuiti a fini fiscali alle succursali irlandesi. L’avvocato generale ritiene altresì che il Tribunale non abbia correttamente valutato la sussistenza e le conseguenze di taluni errori metodologici che, secondo la decisione della Commissione, viziavano i ruling fiscali.

Ad avviso dell’Avvocato generale, è pertanto necessaria una nuova valutazione da parte del Tribunale. Va ricordato che le conclusioni dell’avvocato generale non vincolano la Corte di giustizia e che su sentenze o ordinanze del Tribunale può essere presentata impugnazione alla Corte di giustizia, limitatamente alle questioni di diritto.