Dal codice a barre a Qr code e IA: il futuro del largo consumo è qui – askanews.it

Dal codice a barre a Qr code e IA: il futuro del largo consumo è qui

Le nuove tecnologie delineano un nuovo ruolo per standard GS1
Ott 13, 2023

Milano, 13 ott. (askanews) – In un futuro, che per ora appare remoto, saremo raggiunti da pubblicità personalizzate, converseremo con un pacco di pasta e i tempi per realizzare una campagna di comunicazione si ridurranno insieme ai costi. Tutto questo grazie ai possibili impieghi dell’intelligenza artificiale generativa. C’è, però, un futuro più prossimo, nel quale è già tracciato un radicale cambiamento nei rapporti tra imprese e consumatori, attraverso una rivoluzione digitale che sta investendo tutto il mondo del largo consumo. In questo cambio di paradigma uno standard come il codice a barre GS1, a 50 anni dal suo debutto, si appresta a supportare questo processo attraverso una sua evoluzione digitale, che prende il nome di digita link.

“Il digital link, il cosiddetto codice a due dimensioni, abilita veramente un completo cambiamento nelle relazioni tra industria, distribuzione e consumatori – ci ha detto il presidente di GS1 Italy in occasione dell’evento Transforming tomorrow. La nuova sfida del largo consumo a Milano – è una strategia win-win-win, per l’industria che fornisce un prodotto sempre migliore, per la distribuzione che gestisce meglio i suoi flussi logistici e un grandissimo win per il consumatore che vede assicurarsi sicurezza, freschezza e qualità del prodotto”.

GS1 a livello globale ha l’obiettivo, entro la fine del 2027, di far sì che gli scanner dei punti vendita retail di tutto il mondo siano in grado di leggere e di elaborare anche i nuovi codici 2D, oltre ai codici a barre lineari. Sarà una rivoluzione graduale, che per un certo periodo vedrà il barcode tradizionale affiancato dal QR code (contenente un GS1 digital link o il DataMatrix), per arrivare infine ad avere solo un codice sulle confezioni dei prodotti: quello bidimensionale. Questo a tutto vantaggio dei produttori, che potranno mettere a disposizione della filiera informazioni e dati che vorranno, ma anche dei distributori:

“Le opportunità che il digital link introduce è quella di rendere ancora più ricco e completo il percorso di digitalizzazione che in questi ultimi anni sta interessando anche i negozi – ci ha detto Maniele Tasca, vicepresidente di GS1 Italy – il digital link consentirà di interagire coi clienti in modo più completo. E’ qualcosa che può rendere la user experience nei punti vendita ancora più interessante e va anche nella direzione di offrire informazioni sempre più ricercate. sulla sostenibilità, la gestione dei prodotti e sulla sicurezza”. “Come distributori – ha aggiunto – siamo pronti per il semplice fatto che ce lo chiedono i clienti. Chiaramente, però, quanto parliamo di questi cambiamenti dobbiamo parlare prima di cultura e poi di tecnologia”.

Il codice 2D veicola una mole di informazioni condivisibile lungo tutta la filiera, fino al consumatore finale e migliora l’efficienza dei sistemi di lettura del codice a barre e la raccolta dei dati a essi collegati. Ma soprattutto integra lo spazio fisico di etichettatura sulle confezioni con quello infinito offerto dal digitale, superando tutti i limiti imposti da etichette troppo piccole e affollate di claim: con un solo simbolo, come il QR code contenente, è possibile assolvere anche a eventuali nuovi obblighi di legge in materia di etichettatura senza ritoccare, a esempio, le confezioni, fornendo ai consumatori un ampio patrimonio di informazioni:

“Le potenzialità che si intravedono sono importanti e puntuali rispetto a un punto di debolezza che è la relazione tra chi vende e chi acquista – ci ha detto Maura Latini, vicepresidente GS1 Italy – dove le persone sono sempre più interessate ad avere informazioni e le vogliono sempre costantemente facili da reperire e veritiere. L’etichetta non basta più, quindi trovare un modo di espandere l’etichetta come questi codici mostrano di poter fare è il primo passo per mettere a disposizione dei consumatori tutte le informazioni che servono”.

Se la data cardine a livello globale è il 2027, il presidente di GS1 Italy è convinto che per questo passo nel futuro prossimo del largo consumo l’Italia stia nei tempi. “Credo – ci ha detto d’Este – che la filiera sia assolutamente pronta. Sappiamo che grosso modo i nuovi lettori sono presenti nell’80% e più dei punti vendita. Il 2027, che è una scadenza mondiale, vedrà l’Italia in linea. È certo che ci sono investimenti da fare ma le tecnologie vanno avanti e queste abilitano enormemente il cambiamento delle relazioni con i consumatori. Ne avremo tutti dei benefici”.