Roma, 3 ott. (askanews) – “La transizione energetica va perseguita fondamentalmente tramite politiche generali (regole, incentivi o tasse, investimenti pubblici); la regolamentazione prudenziale, bancaria e assicurativa, ne dovrebbe tener conto, non tanto a fini di incentivazione diretta, quanto nell’ambito dell’obiettivo che le è proprio, la stabilità delle istituzioni finanziarie. Precisamente a tal fine essa deve prendere in considerazione tutti i rischi che gravano sugli operatori, inclusi quelli legati al cambiamento climatico e alla transizione sostenibile”. Lo ha affermato Luigi Federico Signorini, direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass, nel suo intervento all’Insurance Summit dell’Ania.
“L’eventuale introduzione di ‘fattori di sostenibilità’ nella regolamentazione, perciò, dovrebbe essere giustificata da solida e comprovata evidenza empirica. Contiamo che Eiopa riesca come previsto, a valle dell’approvazione della revisione di Solvency II, a dar corso al mandato ricevuto in merito, identificando e proponendo un sistema di incentivi ovvero di penalizzazioni basato su una comprovata evidenza – ha proseguito – circa la natura e l’entità dei rischi da presidiare. Daremo in ogni sede opportuna il nostro contributo alla discussione”.