Nadef, “effetto Superbonus”: deficit 2023 al 5,3%. Aiuti alle famiglie e taglio cuneo confermati. Giorgetti: fatte le cose giuste – askanews.it

Nadef, “effetto Superbonus”: deficit 2023 al 5,3%. Aiuti alle famiglie e taglio cuneo confermati. Giorgetti: fatte le cose giuste

      Fonti di governo: con aumento tassi sottratti 14-15 mld a favore delle famiglie
Set 27, 2023

Roma, 27 set. (askanews) – Il rapporto deficit/Pil nel 2023 nella nota di aggiornamento del Def sale dal 4,3% al 5,3% “interamente per l’effetto del Superbonus 110%”. E’ quanto riferiscono fonti di governo a margine del Consiglio dei ministri che ha varato la Nadef. La Nota fissa per il 2024 un Pil programmatico dell’1,2% ed un deficit del 4,3%.  Il Def di aprile prevedeva un Pil programmatico 2024 dell’1,5% ed un deficit del 3,7%.

In assenza dei bonus edilizi, spiegano le stesse fonti, “il debito sarebbe sceso di un punto percentuale all’anno”. I bonus edilizi “comportano un sostanziale incremento del fabbisogno pubblico nel corso dell’intera legislatura, riducendo gli spazi di manovra per finanziare interventi a favore dell’economia reale e delle famiglie”.

In ogni caso, la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef) consente “una impostazione di bilancio all’insegna della serietà e del buon senso”, spiegano fonti di governo. Confermati gli aiuti alle famiglie con redditi medio bassi, il taglio del cuneo fiscale e avvio dell’applicazione della delega fiscale per proseguire nella politica di riduzione delle tasse.

La Nadef predisposta dal Governo “tiene in considerazione la complessa situazione economica internazionale, l’impatto della politica monetaria restrittiva con l’aumento dei tassi d’interesse (che sottrae risorse dell’ordine di 14-15 miliardi agli interventi attivi a favore dell’economia e delle famiglie), le conseguenze della guerra in Ucraina”, si spiega.

“Il Governo ha scelto un’impostazione di bilancio seria e di buon senso. Confermati – spiegano le stesse fonti – l’aiuto ai redditi medio bassi, la decontribuzione già decisa l’anno scorso, gli interventi a favore delle famiglie con figli e l’attuazione della prima fase della riforma fiscale per proseguire nella politica di riduzione delle tasse e della pressione fiscale. Prevista la prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego con particolare riferimento alla sanità”. “Riteniamo di aver fatto le cose giuste con grande responsabilità. Qualcuno può osservare che non rispettiamo il famoso 3% sul deficit ma la situazione complessiva non induce a fare politiche procicliche e quindi l’asticella è stata posta ad un livello di assoluta ragionevolezza”. Lo ha detto il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, nella conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri che ha approvato la Nadef. Intanto, il ministro Giorgetti ha inviato alla Commissione europea la lettera con i dati della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2023. “Alla commissione europea ci sono persone che fanno politica, diversamente dai banchieri centrali che fanno il loro mestiere e decidono in autonomia. Sicuramente comprenderanno la situazione come la comprendono gli altri
colleghi ministri delle finanze europei che si trovano a gestire il rallentamento dell’economia”, ha  sottolineato Giorgetti, nel corso della conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri che ha approvato la Nadef.