Milano, 21 set. (askanews) – L’azienda perfetta? E’ quella che garantisce il benessere dei collaboratori, sia al lavoro sia fuori dell’ambiente lavorativo! Non si tratta di un’ambizione vana, visto che sei italiani su dieci già si dicono felici grazie a lavoro. Piuttosto di un obiettivo che l’azienda può rendere concreto rispondendo ad almeno cinque aspettative precise da parte dei lavoratori. E’ quanto emerge daI risultati della ricerca “Italiani e Lavoro: Cosa cerchiamo da un’azienda?” , svolta da AstraRicerche per Heineken Italia.
“Abbiamo chiesto a 1.000 italiani che lavorano che cosa vogliono dalla azienda e abbiamo identificato cinque grandi aree – dice Cosimo Finzi, direttore di AstraRicerche – Sicuramente c’è una grande attenzione al giusto compenso, a una retribuzione corretta, e questo è indicato dal 46% di chi ha risposto come ‘fondamentale’. Poi abbiamo quello che è il clima interno, i buoni rapporti con i capi, con i colleghi: indicato ancora dal 46% del campione. C’è una terza area riguarda sempre la dimensione della ‘qualità della vita’ ed è il migliore rapporto fra la vita lavorativa e la vita fuori dal lavoro: il giusto bilanciamento indicato dal 44%. E poi torniamo su un aspetto più legato al contratto, si vuole stabilità contrattuale, stabilità lavorativa, quindi anche una certezza per il futuro: e questo indicato dal 37% del campione come fondamentale. C’è un’ultima area, la quinta area, che però è molto interessante anche guardando il futuro, che riguarda la reputazione dell’azienda, di come l’azienda si comporta, di quello che manifesta verso i cittadini e non solo per i lavoratori: è importantissima per il 31%”.
La ricerca è solo un tassello per il perseguimento del purpose che Heineken Italia si è posto sia direttamente verso i propri collaboratori, sia riguardo il mercato in cui opera: condividere il piacere dello stare insieme.
“Heineken vuole guidare la crescita del mercato in maniera sostenibile, con passione e determinazione – spiega Teresa Ferro, Peopole director di Heineken Italia – Al centro di questo impegno ci sono le persone: E il nostro dovere è ascoltare quello che vogliono le persone e come cambiano i loro bisogni. In questo senso la ricerca si innesca in un meccanismo di ascolto e di confronto con potenziali dipendenti che ci dicono cosa si aspettano da un datore di lavoro. Questo ci permette di definire un percorso per migliorarci continuamente, per diventare il miglior datore di lavoro in Italia”.
Alta reputazione, stipendio equo, e soprattutto benessere: queste dunque le caratteristiche dell’impresa ideale evidenziate dalla ricerca. Ma come si risponda allora a queste aspettative? E come si muove Heineken?
“Dalla ricerca è emerso che le persone vogliono star bene all’interno del contesto il lavoro – risponde Ferro – In questo senso Heineken sta facendo un lavoro enorme – risponde Ferro – Le faccio degli esempi. Abbiamo lavorato sul contratto integrativo quest’anno per dare lo smart working a tempo indeterminato alle persone di sede: vuol dire bilanciare la vita personale con la vita professionale. Stiamo lavorando sulla flessibilità: e quindi sulla cultura della performance e non della presenza. Stiamo lavorando e abbiamo dato un bonus di riconoscimento e anche aumentato i ticket e quindi favorendo delle condizioni economiche migliori. E poi stiamo lavorando sulla cultura; e questo è molto importante anche per fare dare l’esempio nella società che ci circonda. C’è un team di ambasciatori e ambasciatrici di diversity and inclusion all’interno dell’azienda che lavora quotidianamente per migliorare il linguaggio e comportamenti dell’organizzazione, con sessioni di ascolto e di confronto con le persone. Abbiamo delle partnership con istituti molto importanti quali Parks-Liberi e Uguali e Fondazione Libellula. E il nostro percorso ha un calendario molto fitto di attività che permettono alle persone di vivere un ambiente di benessere; e direi anche di felicità”.