Migranti, arrivano nuove misure. Meloni: fino a 18 mesi nei (nuovi) Cpr – askanews.it

Migranti, arrivano nuove misure. Meloni: fino a 18 mesi nei (nuovi) Cpr

  La premier: piano Ue perfettamente in linea con mio governo
Set 18, 2023

Roma, 18 set. (askanews) – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alle nuove misure per la gestione del flusso dei migranti, come era stato preannunciato dalla presidente del Consiglio.

Le nuove norme straordinarie sui migranti, annunciate dalla premier Giorgia Meloni e varate oggi dal Consiglio dei ministri, saranno inserite direttamente all’interno del decreto Sud, che non è stato ancora bollinato. Non si tratterà dunque di un emendamento al provvedimento ma di quella che in gergo si chiama ‘ridelibera’. “Desidero esprimere grande soddisfazione per la compattezza e per il grande lavoro di squadra di tutto il Governo per far fronte all’emergenza immigrazione e per trovare soluzioni concrete alla forte pressione esercitata dai flussi di immigrati irregolari sulle nostre coste. È la conferma che, su questi temi, come su tantissimi altri, tutto il centrodestra ha la stessa visione e che tutti lavorano nella stessa direzione, a dispetto di quello che si legge e si tenta di raccontare in questi giorni”, ha detto, a quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il Consiglio dei ministri.

“È mia intenzione, inoltre – ha preannunciato la premier – portare e approvare la settimana prossima in Consiglio dei ministri un nuovo decreto in tema di immigrazione e sicurezza con ulteriori norme necessarie a risolvere piccole e grandi criticità legate all’immigrazione illegale di massa. Penso, ad esempio, alla questione dei minori non accompagnati. Il nostro obiettivo è tutelare i veri minori per evitare, come accade ora, che con una semplice autocertificazione chiunque possa essere inserito nei circuiti rivolti ai minori”. E sulla questione dell’immigrazione illegale e sull’emergenza a Lampedusa, “a differenza di quello che accadeva in passato”, “la serietà e la credibilità di questo Governo hanno fatto sì che la Commissione Europea e buona parte delle Nazioni europee” si siano “schierate sulle stesse posizioni italiane”, ha tenuto a sottolineare la presidente del Consiglio nel suo intervento di apertura nella riunione del Consiglio dei ministri, spiegando: “Il Piano in dieci punti presentato ieri a Lampedusa dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è, per certi versi, sorprendente, perché perfettamente in linea con quel cambio di paradigma che questo Governo ha sostenuto fin dal suo insediamento e che ora si è affermato a livello europeo. E che prevede di difendere i confini esterni dell’Unione europea e fermare a monte i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione illegale di massa”.

Citando alcune frasi pronunciate ieri a Lampedusa dalla von der Leyen, sempre secondo quanto si apprende, la premier le ha definite “parole che abbiamo più volte pronunciato io, Matteo, Antonio e noi tutti. Questa frase può essere considerata il sunto della nuova visione che si è affermata in Europa grazie all’Italia”.

“Mi chiedo – ha aggiunto la premier – se ora anche alla Presidente von der Leyen certa stampa e certi osservatori italiani rivolgeranno le medesime accuse e gli stessi insulti che hanno rivolto alla sottoscritta e a noi tutti quando proponevamo le stesse misure”, come quelle relative “al punto 6”, “che prevede di adottare misure per limitare l’uso di navi non idonee alla navigazione e agire contro le catene di approvvigionamento e la logistica dei trafficanti, garantendo la messa fuori servizio delle imbarcazioni e dei gommoni recuperati”.

Entrando nello specifico, Meloni ha spiegato in Cdm come intende procedere sulla questione dei centri di permanenza per i rimpatri: “Daremo oggi mandato al ministero della Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile le strutture per trattenere gli immigrati illegali. Anni di politiche immigrazioniste hanno fatto sì che oggi, in Italia, siano pochissimi i posti disponibili nei Cpr. I nuovi Cpr che verranno realizzati dovranno essere in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città”. E il Consiglio dei ministri ha varato “una modifica del termine di trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia” alzandolo “al limite massimo consentito dalle attuali normative europee: 6 mesi, prorogabili per ulteriori 12, per un totale di 18 mesi”, “quindi – ha sottolineato Meloni – tutto il tempo necessario, non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale. Il limite di trattenimento per i richiedenti asilo è già oggi di 12 mesi e non verrà modificato ma diventerà effettivo grazie alla realizzazione dei necessari centri di permanenza per chiunque sbarchi illegalmente in Italia, richiedenti asilo compresi”.

Sul tema rimpatri Meloni ha anche spiegato che “in accordo con il ministro Tajani, saranno convocati gli ambasciatori di quei Paesi che rappresentano le più consistenti nazionalità dichiarate al momento dello sbarco dagli immigrati sulle nostre coste. L’Italia chiederà loro la massima collaborazione per l’immediato rimpatrio degli irregolari, rappresentando che, sulle altre questioni di reciproco interesse, offrirà loro il medesimo grado di collaborazione ricevuta sul tema immigrazione”.