Nardini(Pd): in Toscana 12mila bambini gratis nei nidi d’infanzia – askanews.it

Nardini(Pd): in Toscana 12mila bambini gratis nei nidi d’infanzia

“Orgogliosa della scelta che abbiamo fatto come regione”
Set 14, 2023

Roma, 14 set. (askanews) – “Oltre 12mila bambine e bambini fino a 3 anni quest’anno frequenteranno gratuitamente uno dei 780 nidi d’infanzia aderenti all’iniziativa ‘Nidi Gratis’ della Regione Toscana”. Lo ha detto l’assessora regionale toscana all’Istruzione e al lavoro Alessandra Nardini, Pd, durante l’iniziativa di questa mattina al Nazareno ‘Pianeta infanzia: investiamo sul futuro’

La Nardini, tra l’altro, ha annunciato una ulteriore riapertura del bando per permettere di accedere a chi abbia commesso errori di compilazione o perso l’opportunità e ha illustrato il successo della misura che destina oltre 230 milioni di euro fino al 2027 all’azzeramento delle rette dei nidi per le famiglie residenti in Toscana con figlie e figli sotto i 3 anni e con un Isee inferiore a 35mila euro.

“Sono orgogliosa della scelta che come Regione abbiamo fatto – ha detto l’assessora – Ciascuna famiglia potrà beneficiare di un risparmio fino a un massimo di 5.800 euro per 11 mesi (settembre 2023-luglio2024), fino a un massimo di € 527,27 per ciascuna mensilità. Sono arrivate 14.393 domande, superando la stima delle 10mila da noi previste per il primo anno”. Di queste 12.114 sono state finora accolte.

“Prima di tutto – ha aggiunto – voglio sottolineare la valenza educativa e pedagogica di questa scelta: investire sui nidi significa prevenire dispersione e abbandono scolastico, sostenere il successo formativo, contrastare povertà e disuguaglianze educative, garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini le stesse opportunità, garantire che il nido sia un diritto non solo per chi nasce in una famiglia che può permetterselo”.

Inoltre, “ovviamente, con questa misura si favorisce anche la conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro delle giovani famiglie. Dico ‘famiglie’ – ha aggiunto Nardini – anche se so bene che nella nostra società il tempo di cura non è ancora equamente distribuito all’interno della coppia, quindi investire sui nidi significa, di fatto, anche impedire che le donne si trovino a scegliere tra diventare madri, se lo desiderano, e tornare al lavoro senza dover necessariamente ricorrere a un part time”.