Roma, 7 set. (askanews) – Esplorare la crescita degli ammassi di galassie, la composizione chimica dell’Universo e gli estremi dello spazio-tempo. Questo l’obiettivo della missione XRISM (X-Ray Imaging and Spectroscopy Mission) della Japan Aerospace Exploration Agency (Jaxa) in collaborazione con la Nasa e una significativa partecipazione dell’Agenzia spaziale europea, decollata oggi su un razzo H-IIA dal Tanegashima Space Center in Giappone, insieme al lander lunare Slim (Smart Lander for Investigating Moon).
L’Esa e le istituzioni europee hanno contribuito con linee guida scientifiche e tecnologie vitali a XRISM, anche per gli strumenti scientifici e per i sistemi che mantengono XRISM puntato e orientato correttamente. In cambio di questi contributi, informa l’Esa, all’agenzia spaziale europea verrà assegnato l’8% del tempo di osservazione disponibile di XRISM. Ciò consentirà agli scienziati europei di proporre obiettivi cosmici da osservare nella luce a raggi X e fare progressi in questo settore dell’astronomia.
“L’Esa – dichiara Matteo Guainazzi, scienziato del progetto XRISM dell’Esa – ha già una forte eredità e presenza nell’astronomia delle alte energie. Le nostre missioni XMM-Newton e Integral hanno studiato l’Universo nei raggi X e nei raggi gamma per oltre due decenni, e attualmente stiamo pianificando la missione Athena. Con questa esperienza, siamo stati in grado di dare importanti contributi a quella che ci aspettiamo sarà una missione XRISM molto produttiva”.
Mentre XMM-Newton rimane un eccellente osservatore di raggi X a bassa energia, XRISM è stato ottimizzato per osservare grandi strutture diffuse nel cosmo (come gli ammassi di galassie), con una capacità senza precedenti di distinguere i “colori” della luce a raggi X ad alta energia. Combinando le osservazioni dei due osservatori, – spiega l’Esa – avremo misurazioni complementari che rivelano un quadro più completo dell’Universo caldo ed energetico. Agli astronomi che richiedono il tempo di osservazione con XRISM potrebbe in futuro essere offerto il tempo di osservazione su XMM-Newton.
XRISM getterà le basi per la missione Athena dell’Esa, attualmente in fase di studio e destinata ad essere il più grande osservatorio a raggi X mai costruito. XRISM fornirà le prime misure di spettroscopia a raggi X ad alta risoluzione di oggetti nell’Universo vicino; Athena si baserà su queste scoperte per osservare oggetti più distanti, nell’epoca in cui si è formata la più grande struttura legata gravitazionalmente nell’Universo, o quando i primi buchi neri supermassicci al centro delle galassie sono diventati attivi.
Una volta che XRISM raggiungerà la sua orbita operativa a 550 km sopra la superficie terrestre, scienziati e ingegneri inizieranno una fase di dieci mesi di test e calibrazione degli strumenti scientifici del veicolo spaziale e verifica delle prestazioni scientifiche della missione. XRISM trascorrerà quindi almeno tre anni osservando gli oggetti e gli eventi più energetici del cosmo sulla base di proposte elaborate da scienziati di tutto il mondo.