Milano, 23 ago. (askanews) – Mercoledì 23 agosto, dopo un’attesa estenuante, l’ISRO (Indian Space Research Organisation) ha confermato che il lander Chandrayaan-3 è atterrato con successo nella regione polare meridionale della Luna, come previsto.
L’ESA (Agenzia spaziale europea) ha espresso le proprie congratulazioni ai colleghi indiani, orgogliosa di sostenere la missione Chandrayaan-3. Le stazioni di terra dell’ente spaziale europeo sono un elemento fondamentale per il sostegno ai suoi partner internazionali e, con questa attività, viene rafforzato ulteriormente il rapporto dell’ESA con l’ISRO e con l’India.
“Non vedo l’ora di supportare in futuro altre missioni ISRO pionieristiche, come Aditya-L1”, ha affermato in una nota Rolf Densing, direttore delle operazioni presso il centro operativo della missione ESOC dell’ESA a Darmstadt, in Germania.
L’ESA fornisce supporto alle comunicazioni nello spazio profondo per la missione Chandrayaan-3.
La comunicazione è una parte essenziale di ogni missione spaziale. Le stazioni sulla Terra mantengono gli operatori connessi ai veicoli spaziali mentre si avventurano nell’ignoto. Senza il supporto delle stazione di terra, è impossibile ottenere dati da un veicolo spaziale, sapere come sta, sapere se è sicuro o anche solo dove si trova.
Per la missione Chandrayaan-3, l’ESA sta coordinando il supporto dalla sua stazione Kourou nella Guyana francese e dalla Goonhilly Earth Station Ltd nel Regno Unito. Queste stazioni completano il supporto della Deep Space Network della NASA e delle stazioni stesse dell’ISRO.
L’antenna da 35 metri dell’ESA a New Norcia, in Australia, ha fornito un ulteriore aiuto per il tracciamento durante l’atterraggio sulla Luna, fungendo da backup per la stazione terrestre dell’ISRO.
New Norcia ha ricevuto il flusso di segni vitali dal lander Chandrayaan-3 – informazioni sulla sua salute, posizione e traiettoria – in parallelo con la stazione dell’ISRO ed è stato questo flusso di telemetria che, alla fine, è stato utilizzato per confermare il successo dell’atterraggio.
Dal lander presto scenderà un piccolo rover che, durante la sua missione sulla superficie lunare, che durerà un giorno lunare (14 giorni sulla Terra), effettuerà una serie di esperimenti scientifici.
Le stazioni dell’ESA continueranno a trasmettere i dati telemetrici e scientifici raccolti dal modulo rover e lander della missione fino alla fine delle operazioni di superficie.