Milano, 10 ago. (askanews) – Nel corso di una campagna di controlli presso gli stabilimenti balneari e villaggi turistici, per verificare il rispetto dei livelli qualitativi e di sicurezza dei servizi offerti ai vacanzieri, i carabinieri dei Nas, hanno finora ispezionato 838 strutture e relative aree di preparazione e somministrazione degli alimenti, rilevandone 257 irregolari (pari al 31% degli obiettivi ispezionati) e contestando 415 sanzioni penali e amministrative per oltre 290mila euro.
Al termine dei controlli stati denunciati undici titolari di attività e sono stati disposti 20 provvedimenti di chiusura “nei confronti di aree ricettive e di preparazione dei pasti operanti all’interno dei plessi balneari a causa di gravi criticità strutturali ed igieniche, per un valore economico stimato in oltre quattro milioni di euro”. Tra queste strutture, otto sono risultate prive di autorizzazione. In particolare, il Nas di Reggio Calabria ha accertato che uno stabilimento balneare era stato adibito a discoteca all’aperto con circa 500 avventori.
Tra le violazioni più diffuse, “sono state riscontrate carenze igieniche degli ambienti, come spogliatoi, servizi igienici e locali di preparazione dei pasti, spesso rimediati in spazi ristretti, privi dei minimi requisiti per garantire condizioni ottimali di funzionamento e di manutenzione”. In una nota i carabinieri sottolineano che “ulteriori situazioni di inosservanza sono state rilevate sulla normativa di sicurezza dei luoghi di lavoro e di prevenzione ai rischi di utilizzo delle strutture da parte degli utenti, inclusa la mancanza delle periodiche pulizie, sanificazioni e derattizzazioni”.
Nei punti ristoro interni alle strutture il Nas ha sequestrato oltre due tonnellate di alimenti irregolari, destinati alla somministrazione alla clientela, risultati scaduti, privi di tracciabilità e conservati in cattivo stato di conservazione.