Roma, 27 giu. (askanews) – “Oggi abbiamo inviato le prime diffide a Roma Capitale dipartimento patrimonio e per conoscenza anche alla Responsabile dell’Anti Corruzione e Trasparenza con la quale diffidiamo Roma Capitale a dar corso alla procedura prevista per l’assegnazione dei nostri spazi”. Lo annunciano le associazioni romane del coordinamento Caio che denunciano, dai propri social, che “la delibera 104 del 2022 che nelle chiacchiere dell’assessore Tobia Zevi ha superato la delibera 140 del 2015 prevede che entro tre mesi dall’istanza di parte vengano pubblicati i dati dell’immobile oggetto di assegnazione. Ebbene le istanze sono state presentate da noi oltre 3 mesi fa ma della pubblicazione neanche l’ombra”. “Chiediamo, quindi, che sia assicurata la trasparenza delle procedure di assegnazione – chiedono le associazioni – nell’interesse della collettività e come previsto dalla stessa amministrazione. La realtà però è quella di un’amministrazione immobile ed incapace, che per tutta risposta in questi giorni sta facendo effettuare controlli nei nostri spazi dalla Polizia di Roma Capitale – rendono noto le associazioni – che ci chiede di esibire gli stessi documenti da noi depositati al momento dell’istanza. Non sappiamo se si tratti di un nuova azione intimidatoria o di semplice inefficienza ma tutto è ciò è davvero inaccettabile e noi abbiamo deciso di non rimanere in silenzio”, concludono.