Roma, ok Assemblea capitolina Osservatorio persone con disabilità

Roma, 15 giu. (askanews) – L’Assemblea capitolina ha approvato, nella seduta odierna, il regolamento che istituisce e delibera la composizione del neonato “Osservatorio Capitolino Permanente sulle condizioni delle Persone con disabilità”. Uno strumento, ha spiegato la prima firmataria e presidente della commissione capitolina Affari Sociali, la consigliera Pd Nella Converti “che non serve solo a discutere e monitorare i diritti delle persone con disabilità, ma a promuovere inclusione allineando soggetti sociali”.

Secondo il testo votato, all’Osservatorio non prenderanno parte soltanto il sindaco o suo delegato, la presidente dell’Assemblea Capitolina, gli assessori e i presidenti di commissione, “ma, dopo un attento confronto con associazioni, sindacati e parti sociali – ha spiegato Converti – 3 delegati del sindaco per le Asl 1, 2 e 3; un rappresentante per ogni organizzazione sindacale più rappresentativa, i rappresentanti della Consulta permanente per la sidabilità e dell Consulta per la salute mentale”. Con un emendamento sollecitato dai Municipi, ha aggiunto Converti “inseriremo 3 rappresentanti delle Consulte municipali, un rappresentante per ciascuna delle centrali cooperative, i rappresentanti delle federazioni delle associazioni delle persone con disabilità, il portavoce o suo delegato del Forum per il Terzo settore del Lazio”.

Il prodotto principale di lavoro della Consulta, “sarà uno strumento nuovo per l’amministrazione – ha spiegato Converti -: il Programna d’azione capitolino per la promozione dei diritti e l’inclusione delle persone con disabilità, che servirà a dare un corretto indirizzo anche a noi amministratrici e amministratori”.

Critica la consigliera di Fdi Francesca Barbato, che ha lamentato “il proliferare di questi organismi consultivi, che l’amministrazione moltiplica per dare un contentino alle associazioni, ma che quando si moltiplicano all’infinito non sono efficaci. Nell’ambito della disabilità abbiamo ben 2 consulte cittadine e ben 15 consulte municipali, dove c’è posto per tutte le associazioni, e persino per le persone, che quindi risultano più efficaci nella consultazione. Un Osservatorio dovrebbe, invece, osservare il fenomeno raccogliendo quei dati che, ad oggi, Roma”.