Meloni: Berlusconi lascia all’Italia una grande eredità, ne sapremo fare buon uso – askanews.it

Meloni: Berlusconi lascia all’Italia una grande eredità, ne sapremo fare buon uso

“Esce di scena da protagonista. Il giudizio della storia sarà divers oda quello della cronaca”
Giu 14, 2023

Roma, 14 giu. (askanews) – Della figura di Silvio Berlusconi “prevalgono le molte luci, sul piano umano e ancor di più su quello politico, essendo stato da leader di partito e da presidente del Consiglio un formidabile difensore del nostro interesse nazionale e del nostro tessuto produttivo e sociale. È questa la grande eredità che Berlusconi lascia all’Italia. Ne sapremo fare buon uso. Grazie Silvio”, così la premier Giorgia Meloni, in una lettera sul Corriere della Sera, nel giorno del funerale di Berlusconi.

Sul nome di Silvio Berlusconi “gli italiani si sono divisi e il giudizio della storia sarà diverso da quello della cronaca. Più sereno, meditato ed equilibrato”, prosegue la premier nel suo intervento su ‘Il Corriere della Sera’.

“Berlusconi esce di scena da protagonista. Molti in queste ore ne hanno raccontato l’avventura umana, imprenditoriale e politica. C’è chi lo ha combattuto politicamente con lealtà e chi invece ha usato mezzi impropri per provare a sconfiggerlo. Anche questo è un dato sul quale riflettere, per l’oggi e il domani, perché alla fine di questa storia i suoi avversari hanno perso”, sottolinea la Premier.

Per Meloni, Berlusconi “ha impedito che i post comunisti prendessero il potere in Italia pochi anni dopo il crollo dell’Unione Sovietica, che aveva sancito la fine del comunismo in Europa. Un paradosso storico evitato dalla sua decisione di fondare Forza Italia e federare le forze politiche del centro, della destra e il movimento leghista. È questa, in fin dei conti, la grande colpa che la sinistra non gli ha mai perdonato”.

Il suo ingresso nell’arena della politica, prosegue, “ha accelerato i processi di trasformazione che erano già in corso a destra e a sinistra. Berlusconi ebbe il tempismo e colse il momento. Quella che doveva essere una lunga stagione di governi di estrazione socialista, senza reali alternative nel campomoderato, si è trasformata nell’era dell’alternanza al governo tra centrodestra e centrosinistra, dando all’Italia una dimensione occidentale e contemporanea, rafforzando così l’intera Nazione a livello internazionale”.