Il Papa: crescono nuove forme di povertà, i salari sono insufficienti. Serve impegno politico serio – askanews.it

Il Papa: crescono nuove forme di povertà, i salari sono insufficienti. Serve impegno politico serio

Il messaggio di Bergoglio per la VII Giornata Mondiale dei Poveri
Giu 13, 2023

Città del Vaticano, 13 giu. (askanews) – Occorre constatare che si sviluppano nelle nostre società “nuove forme di povertà che si assommano” a quelle già esistenti. L’amara constatazione è di Papa Francesco nel suo messaggio per la VII Giornata Mondiale dei Poveri che si celebrerà questo anno il 19 novembre sul tema “Non distogliere lo sguardo dal povero”.

“Penso in modo particolare – scrive Francesco – alle popolazioni che vivono in luoghi di guerra, specialmente ai bambini privati di un presente sereno e di un futuro dignitoso. Nessuno potrà mai abituarsi a questa situazione; manteniamo vivo ogni tentativo perché la pace si affermi come dono del Signore Risorto e frutto dell’impegno per la giustizia e il dialogo”.

“Non posso dimenticare le speculazioni che, in vari settori, portano a un drammatico aumento dei costi che rende moltissime famiglie ancora più indigenti – scrive ancora il pontefice – I salari si esauriscono rapidamente costringendo a privazioni che attentano alla dignità di ogni persona. Se in una famiglia si deve scegliere tra il cibo per nutrirsi e le medicine per curarsi, allora deve farsi sentire la voce di chi richiama al diritto di entrambi i beni, in nome della dignità della persona umana”.

E – ricorda il Papa – “ogni essere umano ha il diritto all’esistenza, all’integrità fisica, ai mezzi indispensabili e sufficienti per un dignitoso tenore di vita, specialmente per quanto riguarda l’alimentazione, il vestiario, l’abitazione, il riposo, le cure mediche, i servizi sociali necessari; e ha quindi il diritto alla sicurezza in caso di malattia, di invalidità, di vedovanza, di vecchiaia, di disoccupazione, e in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà”. Così Papa Francesco è tornato a citare la “Pacem in terris” del suo predecessore Giovanni XXIII, per parlare dell’impegno verso gli ultimi. “Quanto lavoro abbiamo ancora davanti a noi perché queste parole diventino realtà, anche attraverso un serio ed efficace impegno politico e legislativo! – scrive il Papa nel suo messaggio – Malgrado i limiti e talvolta le inadempienze della politica nel vedere e servire il bene comune, possa svilupparsi la solidarietà e sussidiarietà di tanti cittadini che credono nel valore dell’impegno volontario di dedizione ai poveri”.

“Si tratta certo di stimolare e fare pressione perché le pubbliche istituzioni compiano bene il loro dovere; ma non giova rimanere passivi in attesa di ricevere tutto ‘dall’alto’: – conclude – chi vive in condizione di povertà va anche coinvolto e accompagnato in un percorso di cambiamento e di responsabilità”.