Università, Scuola Sant’Anna a seconda fase della Joint Stars – askanews.it

Università, Scuola Sant’Anna a seconda fase della Joint Stars

La più importante esercitazione per la difesa italiana
Giu 8, 2023

Firenze, 8 giu. (askanews) – Si è conclusa, in Sardegna, la seconda fase della Joint Stars 2022/2023 (Jost 22/23), la più importante esercitazione nel panorama della difesa italiana, a cui hanno partecipato anche allieve e allievi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il programma, organizzato dallo Stato Maggiore della Difesa, ha una connotazione interforze e inter-agenzia, con la partecipazione insieme alle Forze Armate (Esercito, Marina militare, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri) di corpi quali la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, e la Guardia di Finanza.

L’esercitazione è stata caratterizzata da due fasi. La prima fase (Command Post Exercise – Cpx) ha previsto un’attività di pianificazione operativa, tra dicembre 2022 e gennaio 2023 a Civitavecchia, presso il Centro di Simulazione e di Validazione dell’Esercito Italiano (Cesiva). La seconda fase invece ha consistito in una vera condotta di un’operazione militare di difesa e sicurezza (Live Exercise – Livex) e si è svolta in Sardegna concludendosi negli ultimi giorni di maggio 2023. L’esercitazione ha visto il coinvolgimento di studentesse e studenti universitari di Scuola Superiore Sant’Anna, Luiss, Lumsa, Università di Genova. In particolare, per la Scuola Superiore Sant’Anna, hanno partecipato all’esercitazione in Sardegna Marco Vento e Angelica Gimbo, studenti del Master in International Security Studies, e Giulia Bosi, allieva dottoranda in Human Rights and Global Politics.

Giulia Bosi commenta, al termine della Joint Stars 22/23: “Questo tipo di collaborazioni fra accademia e Forze Armate sono assai preziose per entrambe le parti. Dare la possibilità a studentesse e studenti di prendere parte alla Jost permette loro di capire la complessità della realtà, e tornare sui libri e all’attività di ricerca con una consapevolezza totalmente diversa. D’altro canto, a mio avviso, attività come queste giovano anche alle Forze Armate, che beneficiano di una maggior interazione con i civili”.