Studio Srm:nel 2023 al Sud recupero presenze turistiche pre-covid – askanews.it

Studio Srm:nel 2023 al Sud recupero presenze turistiche pre-covid

IL Centro Studi e Ricerche ha presentato il lavoro a Napoli
Giu 7, 2023

Napoli, 7 giu. (askanews) – Nel 2023 si prevede nel Mezzogiorno il pieno recupero delle presenze turistiche. E’ quanto emerge dallo studio di SRM sulle prospettive di crescita del PIL turistico, presentato questa mattina a Napoli durante un incontro organizzato da Intesa Sanpaolo per presentare le nuove misure dedicate al comparto. Rispetto al 2019 il dato è stimato in crescita dell’1,5% per un totale di quasi 88 milioni di notti trascorse. Proseguirà, con forte intensità, la ripresa della domanda internazionale che si stima in crescita del 21,9% rispetto al 2022 completando il recupero del periodo pre-Covid (99,4% rispetto al valore 2019).

Il turismo meridionale nel contesto europeo è ben posizionato e con ampi margini di miglioramento. Dall’analisi su 98 regioni dell’area UE4 (Italia, Spagna, Francia e Germania) tre regioni del Sud (Sardegna, Campania e Puglia) sono tra le prime 30 per livello di competitività turistica e ben 6 comunque sopra la media europea. Aumenta la consapevolezza delle imprese meridionali che investire è l’unica via per crescere. Dalla survey di SRM, emerge che oltre il 50% delle imprese turistiche ricettive del Sud nell’ultimo triennio ha effettuato investimenti (in Italia il 46%). Grande attenzione alla crescita dimensionale (il 35% ha potenziato le proprie strutture) ed alla qualità della ricettività (il 34% ha rinnovato gli arredi o ampliato i servizi ricettivi). Le imprese del Sud stanno comprendendo la sfida della sostenibilità (ESG) e della digitalizzazione. Il 46% delle imprese meridionali (35% in Italia) intende accrescere gli investimenti su tali obiettivi che ad oggi nel solo Mezzogiorno si stimano essere pari a 170 milioni di euro. Le imprese indicano una crescita di tali investimenti nel prossimo triennio di oltre il 7%. Le imprese meridionali sono determinate a migliorare i propri standard di competitività. Due terzi (66%) delle imprese sul territorio indicano nella formazione, nella crescita dimensionale e nell’efficientamento energetico gli assi di intervento prioritari su cui intendono investire nel prossimo quinquennio. Semplificazione burocratica, infrastrutturazione tecnologica e digitale, sistema formativo specializzato e di qualità sono le priorità che le imprese del Sud pongono alla governance pubblica. Circa un quarto (25%) delle imprese mette in cima alle richieste di policy questi tre obiettivi per favorire la competitività del Paese.