Successo per l’Italia ospite d’onore al Bookfest di Bucarest – askanews.it

Successo per l’Italia ospite d’onore al Bookfest di Bucarest

Ponte tra due culture e due Paesi legati da rapporti storici
Giu 1, 2023

Roma, 1 giu. (askanews) – Otto case editrici, centinaia di partecipanti, 23 eventi dedicati all’editoria italiana, incontri B2B e 11 autori, tra cui diversi vincitori del premio Strega. Sono soltanto alcuni dei numeri della partecipazione dell’Italia come ospite d’onore al BookFest, il Festival del libro di Bucarest 2023 che si è svolta nella capitale romena a fine maggio.

L’Italia è stata ospite d’onore grazie al sostegno del ministero degli Esteri, dell’ambasciata d’Italia a Bucarest e dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, del ministero della Cultura, di Ice, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, del Centro per il libro e la lettura e dell’Associazione Italiana Editori insieme all’agenzia Ex Libris.

“Una testimonianza della straordinaria profondità e affinità di rapporti tra la Romania e l’Italia, la partecipazione dell’Italia come ospite d’onore al Bookfest arriva dopo l’analoga esperienza dopo il Festival du Livre di Parigi del mese scorso e in vista del ruolo da protagonista dell’Italia alla Buchmesse di Francoforte nel 2024”, ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia in Romania Alfredo Maria Durante Mangoni commentanto l’evento.

Anima Latina è il titolo che “abbiamo voluto dare alla partecipazione dell’Italia come ospite d’onore del Bookfest 2023, per sottolineare i grandi legami storici, sociali e letterari tra i due Paesi portando l’attenzione anche sulla produzione contemporanea italiana. Romania e Italia partono da una forte radice comune, l’origine delle due lingue, che sia per l’italiano che per il riomeno è il latino e con questa rassegna vogliamo riscoprire il senso della comune appartenenza alla comunità dei Paesi europei, riconscerci insieme in quei valori e quei principi che sono caratteristici della nostra comune appartenza alla comunità degli stati europei”, ha aggiunto Durante Mangoni.

Nel 150esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Romania, e a 90 anni dall’apertura dell’Istituto italiano di cultura di Bucarest che il filologo e linguista Ramiro Ortiz inaugurò con un discorso in cui sottolineava la necessità dei due Paesi di “conoscersi, per potersi amare durevolmente”, Bookfest ha invitato una ricca rosa di libri e autori italiani tra cui vincitrici del premio Strega come Melania Mazzucco e Helena Janeczek giovani autori di successo come Vanni Santoni e Matteo Strukul, il matematico Piergiorgio Odifreddi, la scrittrice per ragazzi – e soprattutto ragazze – Vichi demarchi , e ancora Pietrangelo Buttafuoco Marcello Veneziani, Stenio Solinas.

Gli incontri italiani sono stati accolti molto calorosamente dal pubblico del festival, in particolar modo quello tra lo scrittore Nicola Lagioia e Mircea Cartarescu più volte candidato al Nobel per i suoi capolavori romanzeschi (tradotti in italiano da Bruno Mazzoni che è stato moderatore dell’incontro).

Si sono svolti anche 80 B2B tra case editrici romene ed italiane, secondo i dati dell’Ice, che “auspichiamo si trasformino in vere e propri impegni contrattuali e collaborazioni strutturati”, ha aggiunto l’ambasciatore.

“Partecipare al Bookfest significa anche trasmettere al pubblico romeno un invito a conoscere le voci più nuove dell’Italia contemporanea oltre ai protagonisti del passato. Abbiamo voluto dare un contributo per ampliare la visuale della visione dell’Italia di oggi, moderna, creativa e innovativa”, ha concluso.