Roma, 25 mag. (askanews) – Prevenzione, accesso alle cure per tutti, riduzione delle liste d’attesa, visite con la diagnostica per immagini. La Società Oftalmologica Italiana (SOI) taglia il traguardo dei 20 anni al suo Congresso Internazionale, al via a Roma, alla presenza di centinaia di oculisti da tutto il mondo per fare il punto della situazione dell’oculistica nel Paese, tra innovazioni e obiettivi per il futuro. “La visita oculistica oggi è un evento fondamentale perché fa prevenzione, diagnosi, prescrizione, cura, risolve i problemi. Con un unico accesso che deve essere contestuale con la possibilità di effettuare gli esami necessari, la diagnostica per immagini”, spiega Matteo Piovella, presidente SOI.
“I risultati che stiamo ottenendo a livello di salvaguardia della vista – prosegue Piovella – sono straordinari. Ricordo che ogni anno i 7000 oculisti salvano la vista a 2 milioni di persone, ma nonostante questo e il nostro impegno che forse ha bisogno di maggiore organizzazione, maggior numero di oculisti impegnati nel Sistema Sanitario Nazionale, abbiamo una spada di Damocle sulla testa perché da qui al 2030 è possibile che il numero di persone con gravi problemi visivi sia destinato a raddoppiare”.
Insistere sull’informazione per incoraggiare i pazienti a prendersi cura della propria vista. “Dobbiamo avere una conoscenza di protezione routinaria, normale, automatica, della nostra vista e dei nostri occhi. Non dobbiamo considerare la vista come una cosa automatica – conclude Piovella – dobbiamo cominciare personalmente a prenderci la responsabilità di poter vedere fino a 100 anni”.